Anche al termine di Gara 3 della Race of Slovakia del WTCR, il team BRC festeggia la vittoria dopo quella conquistata ieri sera con Gabriele Tarquini. Questa volta a salire sul gradino più alto del podio è stato Norbert Michelisz che ha sfatato finalmente un tabù che lo vedeva ancora a secco di vittorie dopo 17 gare disputate in questa stagione. Il pilota ungherese ha sfruttato al meglio la pole position conquistata ieri pomeriggio, bloccando da subito l’attacco di Aurelien Comte e creando quindi un discreto gap tra sé e il francese della Peugeot. Norbi torna così alla vittoria dopo 21 gare, ovvero da gara 2 della Race of Japan 2017. Con i 30 punti incassati oggi si rilancia anche in ottica campionato, grazie soprattutto alla debacle dei primi quattro in classifica ritiratisi tutti nel corso della gara.
Il primo colpo di scena di gara 3 arriva alla terza curva dopo il via, quando Gabriele Tarquini tocca Benjamin Lessennes mandandolo in testacoda. Questo contatto tra il pilota Hyundai e quello della Honda ha innescando una grande carambola che ha visto coinvolti anche John Filippi ed Esteban Guerrieri. Il caos generato da questi quattro piloti ha portato altri ad andare fuori pista o a effettuare manovre al limite per evitare i detriti. Questo ha però portato ad altri due contatti, quello tra Nathanael Berthon e Gordon Shedden e contemporaneamente quello tra Jean-Karl Vernay e Norbert Nagy. Le numerose vetture danneggiate fuori pista e i vari detriti sparsi sul nastro di asfalto ha portato la commissione gara a mandare in pista la Safety Car per tre giri.
Al termine del quarto giro, quando la vettura di sicurezza si stava apprestando a tornare ai box, un altro colpo di scena ha caratterizzato la corsa. Yvan Muller perde clamorosamente una gomma della sua Hyundai i30, finendo la sua gara nella ghiaia dell’ultima curva. Tre giri più tardi dopo un contatto con Rob Huff, anche il terzo in classifica Yann Ehrlacher è stato costretto al ritiro, lasciando così la gara priva dei primi quattro piloti nella classifica del mondiale.
L’abbandono dei big non ha di certo minato lo spettacolo in gara. A sparare i fuochi d’artificio sono stati infatti Vervisch (autore di una partenza razzo in cui ha guadagnato 5 posti, ndr), Giovanardi, Bjork, Ceccon, Fulin e Coronel. Questi si sono sfidati per oltre due terzi della gara per conquistare l’ultimo gradino del podio. Sorpassi e contro-sorpassi, sportellate e contatti a ripetizione hanno dato vita a una battaglia incredibile. Le posizioni sono rimaste pressoché invariate tranne che per Petr Fulin che è riuscito a risalire fino al quinto posto, mentre Giovanardi è retrocesso in settima piazza dopo aver preso dei duri colpi sia dalla Hyundai di Bjork che dalla Cupra del pilota ceco.
Sotto la bandiera a scacchi, quindi, a transitare dopo il vittorioso Norbert Michelisz e Aurelien Comte c’è Frederich Vervisch che è riuscito a conquistare l’ultimo gradino del podio con 39 millesimi di vantaggio su Thed Bjork. Petr Fulin chiude la top 5 facendo spalle larghe agli attacchi dei piloti Alfa Romeo con Kevin Ceccon che ha preceduto Fabrizio Giovanardi, seguito poi a ruota da Tom Coronel. Pepe Oriola e Zsolt Szabo chiudono la zona punti.
Alla chiusura del sesto round stagionale la classifica vede quindi Gabriele Tarquini nuovo leader del campionato con 202 punti seguito a 3 lunghezze da Yvan Muller. Più staccato, a quota 176, Norbert Michelisz che con i 30 punti della vittoria di gara 3 guadagna quattro posizioni in classifica. Segue a 171 Yann Ehrlacher e a 166 Jean-Karl Vernay. L’appuntamento con il WTCR è fissato con la Race of China-Ningbo del 29 e 30 settembre.