Toyota davanti con Alonso nelle prime libere di Spa, ma la Rebellion è vicina
03 Maggio 2018 - 14:03
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Subito la spagnolo che precede Conway con Menezes ad appena quattro decimi. Ford precede Porsche in GT

Ha preso ufficialmente il via la superstagione del FIA WEC 2018-2019, con le prime prove libere andate in scena poco fa sul tracciato di Spa-Francorschamps. Come da previsione le Toyota TS050 Hybrid l’hanno fatta da padrone, ma con distacchi molto contenuti sulla concorrenza composta dalle vetture endotermiche private.

A dettare legge è stata la #8 del trio Buemi-Alonso-Nakajima, che con il nuovo arrivato spagnolo ha ottenuto la miglior prestazione in 1’58”392 e avvicinandosi moltissimo alle prestazioni della prima sessione della passata stagione. Al secondo posto si è issata la vettura gemella, la #7 di Kobayashi-Conway-Lopez con un distacco di 237 millesimi di secondo. Va sottolineato che, contrariamente agli anni passati, la Toyota ha portato in Belgio la configurazione a basso carico aerodinamico e dunque risultando particolarmente penalizzata nel settore centrale del tracciato.

Probabilmente questo è anche il motivo della grande vicinanza della Rebellion #3 condotta da Gustavo Menezes. Il team elvetico ha visto il suo pilota girare in 1’58”849 arrivando a meno di mezzo secondo dal tempo del battistrada. La Rebellion Racing ha differenziato la strategia sulle due vetture: la #1 porta ll pacchetto a basso carico e la #3 quello più performante ad alto carico. In quarta posizione la prima delle Dallara, la #10 del team DragonSpeed. Chiude la top five l’altra Rebellion di Neel Jani.

In classe LMP2 comanda l’Oreca 07 Gibson #31 del DragonSpeed. Il trio formato da Gonzales-Maldonado-Berthon ha fermato il cronometro sull’2’03”494, precedendo l’Alpine di Negrao e l’Oreca di Pizzitola, con distacchi superiori al mezzo secondo dalla vetta.

Nella classe GTE PRO sono state le Ford GT a svettare nettamente. Le vetture dell’ovale blu hanno monopolizzato una prima fila virtuale con la #67 al top davanti alla gemella con il giro record in 2’15”014. Terza e quarta le Porsche staccate di circa 6 decimi e apparentemente le uniche in grado di potersela giocare con gli americani. La prima delle Ferrari è la #51 dei campioni del mondo in carica Calado-Pier Guidi, soltanto quindi e con un pesante ritardo di quasi un secondo e mezzo. Ancora più indietro le nuovissime Aston Martin e BMW che sembrano ancora in una fase di rodaggio.

Tra le GTE AM comanda una Porsche, precisamente la #88 di Matteo Cairoli che è il più veloce con il crono di 2’16”601. Il gran merito del pilota italiano è stato quello di mettersi alle spalle le BMW, le Aston Martin ed una Ferrari di classe PRO, decisamente un gran bel risultato per il vice-campione 2017. Seconda di classe è l’altra Porsche di Barker a quasi un secondo dalla vetta. Terza l’altra vettura di Stoccarda, la #77 del Proton Competition.