La Toro Rosso si aspettava certamente qualcosa in più dal mondiale di Formula 1 2018, e il nono posto in classifica costruttori è stato un risultato deludente per la scuderia con sede a Faenza.
In quello che è stato il primo campionato con le power unit Honda, la Toro Rosso ha brillato su alcune piste, e nel GP del Bahrain è riuscita a cogliere un bellissimo quarto posto, ma in molte altre occasioni ha navigato nei bassifondi della classifica.
Il fattore più negativo della stagione ha però riguardato il lato economico, con la squadra costretta a spendere molti soldi per riparare le STR13 a causa di numerosi incidenti nei quali sono rimasti coinvolti Pierre Gasly e Brendon Hartley. Come rivelato dal team principal Franz Tost, la Toro Rosso ha dovuto sborsare ben 2 milioni e 300 mila euro solamente per sistemare le vetture dei suoi piloti nell’arco delle ventuno gare del mondiale 2018.
“Purtroppo hanno avuto molti incidenti- ha detto Tost – Quest’anno abbiamo speso 2,3 milioni di euro solo per le conseguenze dei crash. Ce ne sono stati diversi. Il botto al primo giro fra Gasly e Grosjean a Barcellona, dove Gasly non poteva fare nulla per evitare l’impatto. Poi c’è stato il contatto con Ocon in Francia. Abbiamo anche dovuto far fronte al brutto incidente fra Hartley e Stroll in Canada, e poi è successo quello che è successo a Silverstone, dove Hartley è finito a muro per la rottura di una sospensione. A Monza lui è stato colpito prima da Vandoorne e poi da Ericsson. Questi eventi non sono stati per nulla positivi”.