Maverick Vinales ci tiene a concludere i test nel migliore dei modi, e per far ciò si ripropone in testa anche al termine della seconda giornata facendo registrare un 1.30:757, che migliora di sette decimi la prestazione di ieri. Prove comparative anche oggi per Maverick, impegnato in un confronto tra le due specifiche di motore, Spec1 e Spec2. Il tempo fatto registrare nel time attack, secondo quanto si è evinto dalla diretta live, è stato realizzato con la Spec1. Un finale di stagione piuttosto dolce per lo spagnolo, che però rimanda la scelta del motore al prossimo test di Jerez.
Si conferma solido in seconda posizione Andrea Dovizioso. L’alfiere Ducati, impegnato principalmente nello sviluppo della GP19, ha potuto finalmente saggiare le caratteristiche della nuova moto sia sul giro secco che nel passo gara. Il segno che comunque la moto di Borgo Panigale sia così veloce e costante in una pista tortuosa come Valencia lascia ben sperare, per quanto possano essere indicativi questi test.
Terzo posto per Marc Marquez. Il cabroncito, dopo aver sparato un 1.31:0 in mattinata, rifilando quasi un secondo al secondo, si è dedicato a prove di comparativa tra due versioni della RC213V 2019, risultando comunque veloce, ma meno fluido nei cambi di direzione e nelle staccate. Il miglior crono recita comunque solo un decimo e mezzo di ritardo da Vinales.
Quarto Jack Miller, veloce sul giro secco e abile a cogliere la scia di Marquez nel giro lanciato. In quinta posizione ecco invece l’ex compagno di squadra dell’australiano, Danilo Petrucci. Il ternano è sembrato davvero in palla oggi, intraversando la Ducati senza troppi timori reverenziali, eccellendo in particolare nel terzo settore. Il distacco a fine giornata è di appena due decimi.
Sesta posizione per uno strepitoso Franco Morbidelli. Il Morbido sta prendendo sempre più confidenza con la M1, arrivando a disegnare traiettorie aggressive ma efficaci, e issandosi per qualche decina di minuti in seconda posizione in classifica, prima che Marquez & Co. migliorassero i loro crono. Segno che la Yamaha ha imboccato la strada giusta, e che Franco è davvero un gran talento.
Stakanovisti di giornata Alex Rins e Takaaki Nakagami, rispettivamente con 69 e 70 giri all’attivo. Null’altro da dire su Alex, ormai punto di riferimento per la squadra di Hamamatsu. Plauso invece al giapponese, finalmente consistente e ad appena mezzo secondo dalla miglior prestazione di Vinales.
Chiude nono Valentino Rossi. La posizione però non deve trarre in inganno. Il Dottore infatti si è dedicato a diverse prove comparative, e per la maggior parte del tempo con gomme usate di molti giri, o con una nuova mescola portata da Michelin. Valentino ha portato avanti il lavoro anche sullo Spec2, tentando un time attack nei minuti conclusivi, rinunciando a causa delle temperature in discesa e del sole basso.
Sfida a distanza tra i rookies, con Pecco Bagnaia undicesimo che precede Joan Mir in quattordicesima e Fabio Quartararo in sedicesima. Pecco ha confermato le buone sensazioni mostrate ieri, mostrando anche un’interessante passo gara. Joan ha impressionato soprattutto al mattino, mostrando una facilità di guida disarmante. Fabio è invece uscito alla distanza, imparando a conoscere man mano la M1, e chiudendo ad un secondo e tre decimi da Vinales.
Capitolo “cambi di casacca”: Jorge Lorenzo, dodicesimo a fine giornata, ha sguazzato per lungo tempo nelle posizioni di rincalzo, prima di tentare una sorta di time attack e limitare a sei decimi il distacco dalla vetta. Andrea Iannone, nonostante il 17° tempo e due cadute, ai microfoni di Sky si è detto soddisfatto e conscio della strada da intraprendere. Johann Zarco, infine, ha vissuto una giornata piuttosto complicata, condita da una caduta. Plauso finale a Tito Rabat, 14° con una gamba “a mezzo servizio”.
RISULTATI DAY 2