A Valencia si è chiusa la stagione e, nel martedì dopo l’ultimo Gran Premio dell’anno, la classe regina scende in pista al Ricardo Tormo per aprire il 2018. Sono i primi test ufficiali del precampionato, ricchi di novità che già proiettano la massima cilindrata nel futuro. Le condizioni climatiche sono ottime ed escludendo la temperatura rigida della mattina sulla pista di Cheste splende un caldo sole. Il più veloce è stato Maverick Viñales con la Yamaha ufficiale del team Movistar.
Uno dei primi protagonisti del primo giorno di prove è il neo campione del mondo Marc Marquez. Il pilota della Honda è stato subito autore di un’uscita di pista, fortunatamente senza conseguenze, e dopo aver provato alcune nuove specifiche sulla sua RC213V ha chiuso la giornata con il terzo tempo, pagando un ritardo di tre decimi dalla vetta e con 70 passaggi all’attivo.
Anche il vincitore della gara valenciana, Dani Pedrosa, ha svolto un lavoro da stacanovista con la sua Honda numero 26, chiudendo la prime sette ore di prove della nuova stagione a ridosso della Top 10, in 11° posizione.
Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo hanno lavorato su alcune specifiche del 2018, anche se la nuova Desmosedici però non è ancora pronta ed entrerà in pista nei primi test dell’anno che verrà. Sia il vice-campione del mondo sia il maiorchino hanno girato su su moto ‘ibride’, chiudendo rispettivamente come settimo (con 50 giri) e ottavo (48 giri).
Il team Movistar Yamaha ha iniziato i test con la grande voglia di fare bene e di riscattarsi dopo una stagione tutt’altro che positiva. Il lavoro del box di Iwata è stato complesso e su vari tipi di moto: la versione 2017, una 2016, più un mix di combinazioni tra vecchi pezzi e quelli nuovi come ad esempio il motore. Per ora non ci sono particolari evoluzioni di telaio, anzi, le prime prove della stagione rappresentano la voglia di riprendere la strada passata. La M1 definitiva 2018 arriverà solo l’anno prossimo e si proveranno solo due nuovi motori uniti ai vecchi telai e a quelli più recenti.
In gara a Valencia, Maverick Viñales e Valentino Rossi hanno corso con la componente della scorsa stagione e, solo a partire dalla seconda giornata di prove di oggi, si deciderà quale strada prendere per lo sviluppo; se incentrarsi sulla moto del 2016 o evolvere la M1 2017 nella 2018.
Il Dottore, ad inizio mattinata, è stato anche protagonista di una pericolosa caduta alla curva 10 che ha danneggiato gravemente la sua moto senza però subire dei danni fisici. Valentino ha poi ripreso le sue prove chiudendo la giornata al quarto posto con 63 tornate all’attivo, mentre il talentuoso compagno di squadra catalano si è messo, come detto, al comando della tabella tempi con il giro chiuso in 1’30”189 sulla M1 con specifiche 2016.
Johann Zarco ha lavorato, invece, sulla M1 2017 con un intenso impegno sugli assetti. Il pilota francese ha dimostrato fin da subito un buon feeling con la nuova moto, finendo la sua giornata al secondo posto della classifica generale con due decimi di ritardo dal miglior tempo di Viñales.
Veloce e competitivo Aleix Espargaro, che con la sua Aprilia del team Gresini ha completato la giornata con il sesto posto nella generale. Per l’anno prossimo sono in arrivo importanti novità da Noale, che riguardano sia il telaio sia il motore.
Questi di Valencia sono soprattutto i test dei nuovi arrivati. Su tutti Franco Morbidelli, campione del mondo 2017 di Moto2, ha fatto il suo debutto in pista con la Honda del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS. Il pilota della VR46 Drivers Academy, primo ragazzo della scuola di Valentino a dividere la pista con il maestro, ha messo a referto 78 giri lavorando solo sulle prestazioni.
Rimandato, invece, il debutto dell’altro rookie del team Marc VDS, Tom Luthi, fuori per infortunio. Al suo posto ha girato il tester giapponese Takumi Takahashi.
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I confermati piloti del team Aspar, Alvaro Bautista e Karel Abraham, sono scesi in pista rispettivamente con una Desmosedici GP17 e GP16. Lo spagnolo è stato vittima di una caduta alla curva uno picchiando duramente sull’asfalto e per questo motivo è stato portato in ospedale per delle visite precauzionali.
Nessun giro, infine, per i piloti del team Suzuki Ecstar Andrea Iannone e Alex Rins, fermati entrambi da problemi fisici. Per oggi, però, è previsto un lavoro sul motore e sul telaio 2018 della GSX-RR.