Oggi si è ufficialmente aperta la seconda sessione di test invernali della MotoGP, sulla pista australiana di Phillip Island. In cima alla classifica, per la prima volta in questo 2017, c’è la HRC RC213V del campione del mondo Marc Marquez, davanti alla Yamaha M1 di Valentino Rossi. Ottimo terzo posto per la Suzuki di Andrea Iannone, che dimostra ancora una volta di aver trovato un buon feeling con la nuova moto, davanti alla seconda Yamaha di Maverick Viñales. Distante la Ducati, con Andrea Dovizioso che chiude ottavo e Jorge Lorenzo fuori dalla Top 10.
Marquez sembra aver risolto i problemi di Sepang e si mette al comando della tabella tempi quando alla fine della giornata mancano oltre due ore e mezza. Il pilota HRC lavora sul prototipo del 2017, provando anche il nuovo motore. Lo spagnolo stacca un tempo di 1’29”497, precedendo di 189 millesimi Valentino Rossi, apparso anche lui più in forma rispetto alla prima sessione di test.
Il Dottore ha anche corso un rischio non da poco a circa metà della prima giornata di prove. La M1 del nove volte campione del mondo ha perso aderenza in entrata della Siberia, ma nonostante tutto Rossi è riuscito a non cadere allargando la traiettoria della curva.
Anche Dani Pedrosa ha dimostrato di avere un passo competitivo, anche se ha chiuso la giornata staccato di quasi otto decimi dal compagno di squadra, al settimo posto.
Le prove australiane erano iniziate nel segno di Viñales, uno dei protagonisti di questo avvio di stagione. Prima del tempone di Marquez, il pilota del team Movistar Yamaha stava dominando la classifica provvisoria, lavorando sulla versione 2017 della sua M1. Il pilota iberico, però, non ha provato le soluzioni aerodinamiche portate dalla Yamaha a Sepang, che tanto hanno fatto discutere in questi giorni. Il motivo è facilmente riconducibile al forte vento che spirava questa mattina a Phillip Island, che ha reso impossibile la raccolta di dati utili per lo sviluppo della carena con le alette incorporate.
Ducati più in difficoltà rispetto alla sessione di test in Malesia. Andrea Dovizioso ha continuato con il lavoro sul nuovo prototipo, chiudendo all’ottavo posto con 913 millesimi di ritardo da Marquez, mentre Jorge Lorenzo ha proseguito la sua ricerca di uno stile di guida che possa aiutarlo nell’approccio alla nuova moto. Il maiorchino non è andato oltre l’undicesimo, 1,1 secondi dalla vetta. Dalla Desmosedici GP17 è sparita la ‘scatoletta’ nera sotto il codino che aveva caratterizzato i test malesi, studiata dal reparto corse probabilmente per avere un miglior bilanciamento dei pesi.
Brutto incidente per Sam Lowes a meno di tre ore dal termine della giornata. Fortunatamente il portacolori del team Aprilia Gresini non ha riportato serie conseguenze nella caduta, ma la sua RS-GP è andata praticamente distrutta. E’ stato anche necessario per la Direzione esporre la bandiera rossa, per consentire ai commissari di risistemare il muro di gomme nel punto in cui la moto è andata a sbattere.
Anche Alvaro Bautista (Pull&Bear Aspar Team) e Hector Barbera (Reale Esponsorama Racing) sono stati protagonisti di una caduta, ma entrambi non hanno riportato conseguenze. Da segnale anche una seconda interruzione delle prove, a causa dell’ingresso sul tracciato di alcuni animali.