Fernando Alonso ha finalmente avuto il primo assaggio di IndyCar su un circuito permanente. Nella giornata di ieri il pilota spagnolo, reduce da un ritiro per problemi tecnici nel GP d’Italia, ha svolto il tanto desiderato test privato su una monoposto 2018 della Verizon IndyCar Series, mettendosi al volante di una DW12-Honda in dotazione all’Andretti Autosport al Barber Motorsports Park.
Il meteo non è stato del tutto generoso, e al mattino Alonso ha girato su pista bagnata, col manto stradale che si è progressivamente asciugato col passare delle ore. Per quanto concerne i riferimenti cronometrici, l’Andretti Autosport non ha comunicato ufficialmente i tempi fatti registrare dall’asturiano, anche se qualche indiscrezione è circolata. La stampa americana, Racer.com in primis, sostiene che i crono ottenuti da Alonso negli ultimi giri percorsi con macchina scarica di etanolo non fossero molto distanti da quelli dei piloti più veloci nelle qualifiche di quest’anno, e le prime indiscrezioni indicano in sei-sette decimi il gap fra il miglior tempo fatto segnare da Alonso e quello di Newgarden, il più veloce nel corso della Fast 12 e poi autore della pole.
“È stata una buona giornata, anche divertente – ha detto il pilota della McLaren – Amo provare nuove macchine, e girare con una IndyCar su un circuito tradizionale è un qualcosa di speciale. Sono stato abbastanza fortunato da poter provare su pista bagnata, leggermente umida e asciutta, e così ho girato in tutte le condizioni possibili avendo sempre un buon feeling. Le condizioni atmosferiche sono state buone, a parte un po’ di vento nel pomeriggio“.
Per Alonso questo non è stato solo il primo test con una IndyCar su un tracciato non ovale, dato che aveva girato finora solo a Indianapolis. Lo spagnolo ieri ha provato per la prima volta la DW12 equipaggiata dal kit aerodinamico universale. Nella scorsa stagione, quando Alonso ha preso parte alla 500 Miglia di Indianapolis, le vetture erano ancora caratterizzate dalla presenza degli aerokit realizzati dai motoristi.