La giornata di test, svoltasi ad Jerez, conferma senza ombra di dubbio i valori mostrati nel weekend. In cima alla lista dei tempi vi è ancora una volta il poleman del sabato, ovvero Fabio Quartararo. 73 giri all’attivo per il rookie francese, ma soprattutto un tempo più rapido di addirittura 5 decimi rispetto al suo nuovo record della pista: 1.36:379, crono per ovvie ragioni “ufficioso”. Ottime premesse in vista di Le Mans, gara di casa, e soprattutto una motivazione in più per riscattare l’infausto e prematuro ritiro di domenica. Quattro invece sono i decimi rifilati a Cal Crutchlow, secondo, anch’egli sotto il record della pista. L’inglese, sfortunato domenica, ha abbandonato il circuito a fine turno con un timido sorriso (fonte: Sandro Donato Grosso).
E’ terzo Franco Morbidelli, a sette decimi, mentre risale positivamente la KTM con Pol Espargaro, quarto a otto decimi. In quinta posizione ecco Maverick Vinales. Tante prove di elettronica sulla M1, al fine di migliorare l’accelerazione, vero tallone d’Achille della moto giapponese. Valentino Rossi, invece, chiude 17°, considerando però che, durante i test, il time attack non è il suo primo obiettivo, e che le sensazioni in sella sembrano essere state positive.
Dopo un ottimo Joan Mir 6°, ecco il vincitore di domenica Marc Marquez. Tante prove per il Cabroncito, che ha provato tra l’altro un nuovo telaio foderato in carbonio, scendendo in pista con la moto di Bradl. Anche Jorge Lorenzo ha provato delle novità, chiudendo 9° ma archiviando il turno con una scivolata. 8° è Alex Rins, che ha portato in pista il cucchiaio made in Suzuki, rovinandolo con una caduta alla prima uscita in pista. In ombra le Ducati, con Andrea Dovizioso 11° e Danilo Petrucci 14°, entrambi focalizzati sulla ricerca di un assetto valido per Le Mans.