AUSTIN – Colton Herta non poteva sperare in una migliore prima impressione. Il giovane piloti del vivaio di Andretti, in forza all’Harding-Steinbrenner, nel primo giorno di test della IndyCar al COTA è andato come una scheggia fin dai primi giri, e al mattino ha realizzato il tempo di riferimento in 1’48.7443. Nel turno di prove pomeridiano il vice campione Indy Lights si è ulteriormente migliorato, e ha strappato la miglior prestazione di giornata in 1’46.6258. Herta, che ha realizzato questo crono a più di un’ora dalla fine dei test, è stato l’unico pilota a girare sotto l’1’47.
Alle spalle del talento dell’Harding-Steinbrenner si è piazzato Will Power. Il pilota del team Penske è rimasto staccato di quasi mezzo secondo, e ha costretto i commissari a esporre la bandiera rossa a due minuti dalla fine del primo giorno di test a causa di un testacoda. Il vincitore dell’ultima edizione della 500 Miglia di Indianapolis è comunque riuscito a completare 47 giri e a essere più veloce di 6 decimi del terzo classificato, il compagno di squadra Castroneves. Seppur la sua presenza in IndyCar sia limitata solamente alle gare di Indianapolis, il pilota brasiliano ha scelto di essere presente ai test di Austin per prepararsi al meglio per le due gare che disputerà e per aiutare il team ad accumulare informazioni preziose su una pista sconosciuta a quasi tutti i protagonisti della serie.
Non solo Herta ha brillato fra i rookie: anche Rosenqvist si è messo in evidenza, terminando in quarta posizione davanti al compagno di squadra Dixon, autore di una leggera sbavatura alla penultima curva nel suo giro più veloce. Sesto tempo per Pagenaud, uno dei piloti più costanti nelle simulazioni di passo gara. Settimo tempo per Rossi, il migliore fra i piloti di casa Andretti e uno dei pochi che conosceva già il tracciato grazie alla sua partecipazione alla gara di Formula 1 del 2015.
Ottava posizione per Rahal, staccato di due decimi da Rossi. Nono tempo per Ferrucci, che quest’anno correrà come full timer con Dale Coyne. Il pilota statunitense ha chiuso i test davanti a Pigot. Undicesima prestazione per Ericsson. Il pilota dello Schmidt-Peterson Motorsports era quello che conosceva meglio di tutti la pista di Austin, complici i suoi trascorsi in Formula 1, ma ha dovuto dimenticare tutti i punti di riferimento delle staccate per abituarsi in fretta alle specifiche di guida richieste dalle DW12 della IndyCar.
Solo 16 giri percorsi per Tony Kanaan, mestamente ultimo a 4.4 secondi da Herta. Il pilota brasiliano è stato fermato per quasi tutto il giorno da gravi problemi d’affidabilità al cambio.