Test Buriram, Day 3 | Pedrosa svetta davanti a un super Zarco
18 Febbraio 2018 - 15:09
|
Il pilota spagnolo segna il primato nelle prove thailandesi. Tra le migliori Honda c'è Zarco, meteora Yamaha tra le disavventure del team ufficiale

Dani Pedrosa chiude al comando l’ultimo giorno di prove sul circuito thailandese di Buriram. Il pilota spagnolo ha confermato l’ottimo potenziale della RC213V sul tracciato che a ottobre ospiterà il primo Gran Premio della Thailandia della storia del Motomondiale, abbassando ulteriormente il record della pista fatto segnare dal suo compagno di squadra nella giornata di ieri.

La Honda ha lavorato tanto sui dati e su delle nuove carene, con Marc Marquez e Cal Crutchlow che si confermano nelle primissime posizioni dopo aver percorso tantissimi chilometri e diverse simulazioni di gara durante l’arco della giornata. In casa LCR ancora positiva la prestazione del giapponese Takaaki Nakagami, che centra la Top 10 a sei decimi di ritardo dalla vetta.

Pedrosa è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dell’1’30” insieme a Johann Zarco, secondo nella tabella dei tempi. Il pilota francese ha dimostrato un ottimo passo e una buona velocità sul giro secco con la M1 2016 motorizzata 2017, fermandosi a 86 millesimi dal pilota di Sabadell e portando da solo la Yamaha nelle posizioni di vertice.

Zarco sembra una vera e propria meteora all’interno della Casa di Iwata, riuscendo a seguire correttamente il piano di lavoro e facendo anche da tester per la Michelin. Il due volte campione del mondo di Moto2 è riuscito ad adattarsi davvero bene al tracciato di Buriram nonostante i limiti legati all’elettronica che hanno condizionato – e non poco – i piloti ufficiali.

Maverick Viñales, ottavo, e Valentino Rossi, decimo, nell’ultimo giorno di prove si sono concentrati sui diversi tipi di gomme e su un long run, raccogliendo comunque tanti dati nonostante i problemi, come detto, con l’elettronica e con lo scarico della potenza a terra.

Continua con costanza la progressione della nuova Ducati con Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, mentre continua a fare un po’ di fatica Jorge Lorenzo, che non riesce a centrare un tempo per stare nei primi dieci. Il maiorchino ha provato anche la versione 2017 della Desmosedici con alcune novità della GP18, ma non è comunque riuscito a trovare un buon feeling con il tracciato thailandese.

Jack Miller continua ancora a stupire con la GP17 targata Pramac, fermandosi in sesta posizione a quattro decimi dal miglior tempo di Pedrosa. L’australiano sta imparando molto velocemente la nuova moto e si è anche cimentato in una bella simulazione di gara.

Grande lavoro di Alex Rins in casa Suzuki, che a fine test conquista la quinta posizione risultando la sorpresa dei test thailandesi. Costantemente competitivo nella tre giorni, il catalano ha portato a termine il programma anche con gomme usate, mentre Andrea Iannone è stato un po’ più lento del giovane non riscontrando le migliori sensazioni nel suo tentativo di time attack. Entrambi i piloti hanno avuto modo di fare diversi passaggi con la nuova carena arrivata da Hamamatsu.

Franco Morbidelli ha continuato il lavoro sul setting. Come ieri, il rookie del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS ha testato nuove componenti e provato alcuni tipi di gomme alla ricerca delle migliori sensazioni. Si sta adattando molto velocemente alla moto e il gap dai migliori non è risultato poi così ampio, mentre ha dimostrato un bel ritmo con le gomme usate.

Buone prove per la KTM, che con Mika Kallio e Bradley Smith hanno continuato a lavorare allo sviluppo della RC-16 in vista del rientro di Pol Espargaró dopo l’operazione alla schiena. Inizio convincente anche per il debuttante Hafizh Syahrin con i colori del team Monster Yamaha Tech 3, che lascia l’ultima posizione e si mette dietro Lorenzo, Simeon e Abraham.

Il prossimo appuntamento della MotoGP sarà in Qatar il 1 marzo, dove saranno svolte delle prove su pista bagnata e in notturna per testare la sicurezza e la visibilità del tracciato in caso di pioggia, fattore che incise sul Gran Premio del 2017.