La Honda continua a fare la voce grossa nella seconda sessione di test pre-season della MotoGP. A Buriram, in Thailandia, Marc Marquez ha festeggiato nel migliore dei modi il suo 25° compleanno con il miglior tempo di giornata, fermando il cronometro sull’1’29″969 e battendo la prestazione di Cal Crutchlow.
Il campione del mondo in carica ha preceduto di 158 millesimi il compagno di squadra Dani Pedrosa, dimostrando una grande competitività della RC213V sul Chang International Circuit. I tecnici giapponesi hanno lavorato, infatti, su una moto con una buona base anche, a dir loro, non ancora perfetta, concentrando le proprie attenzioni per migliorare l’accelerazione, la potenza del nuovo motore e la frenata.
Ottime prestazioni anche per Crutchlow, che chiude il suo sabato all’ottavo posto con un importante lavoro di sviluppo del nuovo prototipo forte di un motore giudicato ottimo e già a livello delle Ducati. Il suo compagno di box, Takaaki Nakagami ha svolto un lavoro sul set-up e sulla ricerca della competitività, rivelandosi un pilota di grande sensibilità nella preparazione della moto e confermandosi il miglior esordiente.
Anche per la Ducati il secondo giorno di prove in Thailandia ha dato dei segnali positivi. Lo conferma il terzo posto di Jack Miller, al suo primo anno con una Desmosedici della Pramac Racing. L’australiano ha testato alcuni assetti sulla moto 2017 dedicandosi ad un lavoro sull’anteriore e alla scelta delle migliori gomme in vista della stagione.
Danilo Petrucci, invece, è sceso in pista con una nuova carena evoluzione come quella provata dal team ufficiale, elemento cruciale del pre-campionato della Casa di Borgo Panigale. Dopo l’intenso lavoro di comparazione svolto nei test in Malesia, anche oggi Petrucci ha potuto dedicarsi interamente alla versione 2018 della sua Desmosedici e le sensazioni sono state estremamente buone, chiudendo in sesta posizione.
Più attardati i piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, rispettivamente al nono e decimo posto. Entrambi si sono concentrati sull’aerodinamica, sulla ciclistica e su alcune altre parti come il telaio già portato in pista a Sepang. Dal punto di vista delle nuove carene va ancora capito se possono apportare veri benefici sulla distanza di gara in condizioni simili a quelle avute in questi primi due giorni di prove a Buriram.
La prima Yamaha è quella di Maverick Viñales, che chiude al quarto posto davanti a Johann Zarco. Il francese del team Monster Yamaha Tech 3 si è dimostrato soddisfatto del pacchetto e, pur non dando il 100% come time attack, è rimasto costantemente con i primi. Valentino Rossi, invece, è stato protagonista di un intenso lavoro in pista concentrandosi prevalentemente sull’elettronica, area nella quale la moto della Casa di Iwata sembra cedere il passo ai rivali. Il Dottore ha anche provato alcune novità aerodinamiche, chiudendo con il 12° posto assoluto nella tabella dei tempi.
Rossi dopo la prima giornata di test in Thailandia: “Preoccupato dalla centralina”
Ancora bene il team Suzuki Ecstar, grande rivelazione di questo appuntamento asiatico. Alex Rins, secondo il primo giorno, rimane ancora con i migliori svolgendo un lavoro con gomme usate e dimostrando un ottimo passo nelle curve veloci e qualche difficoltà in quelle lente. Un importante programma è stato svolto dallo spagnolo sul set-up e sulle sospensioni, così come ha fatto Andrea Iannone. Il pilota di Vasto, inoltre, si è concentrato sul grip e sulla durata delle gomme, beneficiando di un telaio evoluzione e di una nuova carenatura. Rins e Iannone sono anche stati vittime di due cadute senza conseguenze, chiudendo rispettivamente come settimo e undicesimo.
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Nel box Aprilia Gresini sia Aleix Espargaro sia Scott Redding hanno potuto girare con la nuova moto 2018, lavorando soprattutto sull’accelerazione e sulla velocità in rettilineo. Il catalano ha chiuso la sua giornata in 17° posizione, mentre lo scozzese arrivato quest’anno a Noale si è fermato al 20° posto.
Per quanto riguarda, invece, Franco Morbidelli, (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) il rookie ha continuato a lavorare sul set-up della sua RC213V. Ieri vittima di una caduta non preoccupante, il campione del mondo in carica di Moto2 ha chiuso il programma di lavoro alla ricerca del giusto feeling. La moto del 2017 non ha bisogno di grandi sviluppi e il lavoro del team è più sul pilota. Un percorso non facile l’avvio in MotoGP per il pilota della VR46 Riders Academy, ma nonostante ciò si dice entusiasta e ottimista dei progressi fatti.