Tech 3, Poncharal lascia intravedere un accordo con KTM per il 2019
04 Marzo 2018 - 14:14
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Il manager della scuderia francese ha affermato che dalla prossima stagione i suoi piloti avranno delle moto "ufficiali"

Prima il divorzio tra Yamaha e Tech 3 dopo quasi vent’anni di collaborazione, poi l’annuncio di Suzuki di essere alla ricerca di un team satellite per il 2019: tutto lasciava intravedere la possibilità di un accordo tra la scuderia francese e la Casa di Hamamatsu per la prossima stagione, e invece lo scenario che avremo davanti sarà completamente diverso.

La Suzuki è pronta ad avere un team satellite

Hervé Poncharal, team manager di Tech 3, nella sua ultima intervista a motogp.com ha lasciato intravedere abbastanza chiaramente la possibilità concreta di un accordo con la KTM in vista del campionato del mondo 2019, con la casa austriaca che metterà a disposizione del team satellite due moto ufficiali.

La KTM è da poco ritornata nella classe regina del Motomondiale con un team proprio sponsorizzato da Red Bull e ora è pronta per fare il grande passo in avanti e allargare i propri orizzonti in vista del 2019.

“Avremo per tre anni supporto diretto da una Casa costruttrice – ha dichiarato Poncharal intervenendo telefonicamente alla trasmissione online After the FlagL’annuncio dovrebbe arrivare in tempi molto brevi, ma posso confermare che si tratta di un accordo fino al termine del 2021. Per tutti e tre gli anni avremo la stessa moto e gli stessi mezzi a disposizione del team ufficiali. Era quello che cercavamo da tempo e finalmente lo abbiamo ottenuto. Questo ci aiuterà sicuramente a crescere come team e, allo stesso tempo, daremo un aiuto importante nello sviluppo della moto”.

Poncharal ha poi lanciato una frecciatina nei confronti della Yamaha, sottolineando come la rottura della partnership con la Casa di Iwata sia da da attribuire alla mancata volontà di concedere più supporto nonostante gli ottimi risultati ottenuti.

“Con i risultati portati a casa da Johann (Zarco, ndr) l’anno scorso mi sarei aspettato di avere almeno una moto ufficiale, come quella di Cal Crutchlow nel team LCR (la Honda, ndr) o di Danilo Petrucci nel team Alma Pramac Racing (la Ducati, ndr). Da diversi anni abbiamo espresso la nostra volontà di diventare lo junior team della Yamaha, ma da Iwata sono sempre arrivate risposte negative nonostante avessimo dimostrato di essere all’altezza”.