I team principal ci riprovano: “Qualifiche disastrose”
03 Aprile 2016 - 10:23
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Il copione è identico a quello dell’Australia di 15 giorni fa. Al termine delle seconde qualifiche della stagione, i team principal hanno nuovamente denunciato il nuovo format shoot out, implorando un ritorno imminente alla modalità usata fino allo scorso anno.

E’ stato terribile – ha dichiarato a caldo Toto Wolff ai colleghi di motorsport.com – Credo che ormai tutti abbiano capito perché i piloti preferiscano finire anzitempo la sessione piuttosto che scendere in pista. Perez, per esempio, si stava lanciando per il suo giro veloce quando ha capito di non avere più tempo a disposizione e ha scelto di rientrare lentamente per risparmiare il set di gomme in vista della gara. In questo modo era tutto deciso a tre minuti dalla bandiera a scacchi di ogni manche. Dobbiamo semplificare le cose e non complicarle ulteriormente per il bene dello spettacolo e dei fan. L’unica cosa da fare è tornare al vecchio format ed eventualmente studiare qualcosa di alternativo, ma solo per il prossimo anno!”

Anche Chris Horner, team principal della Red Bull, è dello stesso parere: “Abbiamo provato a fare un altro tentativo per vedere se tutti noi avevamo interpretato bene il nuovo format, ma il risultato è stato lo stesso dell’Australia, se non addirittura peggio. Probabilmente le fasi iniziali della Q1 sono quelle più emozionanti, ma poi si bruciano tutti i treni di gomme e la qualifica va a scemare sempre più”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Claire Williams, che però vede il problema delle nuove qualifiche nella scarsità di set di gomme: “Il vero problema sta nei ridotti treni di pneumatici a disposizione, che non si sposa bene con il sistema shoot-out. Se non possiamo lavorare su questo, allora l’unica soluzione è quella di tornare subito al vecchio format, anche perché non possiamo pensare di lavorare per nuove qualifiche da qui al prossimo appuntamento in Cina”.

Ora sarà ancora più atteso l’incontro di questa mattina tra i team principal, Jean Todt e Bernie Ecclestone, che erano assenti nell’ultimo meeting in Australia. La strada da intraprendere sembra scontata, ma le sorprese non possono mai finire, visto quanto emerso l’ultima volta.