Il team Penske spiega il ritardo nel riscontro della commozione cerebrale di Power
14 Marzo 2016 - 19:36
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La stagione Indycar 2016 è cominciata nel peggior modo possibile per Will Power. Il pilota del team Penske, che sabato a St.Petersburg aveva preso una stupenda pole position, ha dovuto dare forfait per i postumi di un incidente nelle libere. Power è stato fermato dai medici, che hanno riscontrato come l’australiano avesse subito una commozione cerebrale nell’urto contro il muro.

Ma perché i medici della Indycar ci hanno messo più di un giorno per capire che Power non era nelle condizioni di salute ideali per correre? “Will era arrivato qui a St.Pete con un infezione all’orecchio che lo stava già vessando da un mese,” ha spiegato Tim Cindric, presidente del team Penske. “Poi un nostro meccanico aveva l’influenza, e gliel’ha attaccata, così abbiamo pensato che quanto successo venerdì non avesse molto a che fare con i suoi sintomi. Power ha però subito una lieve commozione cerebrale, che richiede circa 24-48 ore di recupero. Lui tra l’altro ne aveva già subito alcune in passato, e la cosa è stata discussa coi medici domenica mattina.”

Cindric ci tiene comunque a sottolineare che Power tornerà, e che il campione Indycar 2014 se la giocherà fino alla fine per il campionato, nonostante lo zero di St.Pete: “Molti piloti che in passato non erano andati forte a St.Petersburg hanno poi fatto bene. Noi non molleremo e ci stringeremo attorno a lui.”