La Haas si è data due obiettivi per il 2018: maggior costanza di rendimento, e tanta affidabilità. Se gli americani riusciranno nel loro intento, lo sapremo a stagione in corso. Quel che è certo è che hanno svolto una mole di lavoro incredibile nella seconda sessione di test, e la Haas è stata una delle squadre che ha girato di più negli ultimi due giorni.
Nella giornata di giovedì, Kevin Magnussen ha completato 153 giri, svolgendo tante simulazioni di long run e percorrendo una distanza record nei test invernali per la Haas. Venerdì Grosjean ha alzato l’asticella, portando a compimento 181 giri, quasi tre GP di Spagna. Il pilota francese, nel corso del giro numero 87, ha stampato il suo miglior tempo in 1:18.412, utilizzando gomme Pirelli a mescola Ultrasoft. L’ex alfiere della Lotus si è poi concentrato sulla simulazione del passo gara, ottenendo riscontri alquanto interessanti, segno che la VF-18 è una vettura valida.
“Sono stati dei test impegnativi, ma siamo contenti di quanto siamo riusciti a fare – ha dichiarato Grosjean a margine dei test di Barcellona – Il venerdì è stato molto lungo, ma anche tanto positivo. Abbiamo svolto un lavoro impressionante sulla macchina, e siamo felici di questo. Sono riuscito a percorrere tanti giri nella seconda sessione di test, recuperando quelli che non avevo potuto fare nella prima sessione. Il team ha fatto un grande lavoro. Ora abbiamo una conoscenza della macchina molto più approfondita in vista di Melbourne: non vedo l’ora di essere in Australia”.
Soddisfatto anche Guenther Steiner, team principal della compagine statunitense: “Penso che abbiamo fatto tutto ciò che si poteva fare nell’ultimo giorno di test. Oggi avevamo percorso la distanza di una gara già al mattino, e ne avevamo completato un altro già nel primo pomeriggio. Questo è quello che un team vuole: più chilometri si fanno e più cose si imparano sulla macchina”.