L’inizio della stagione della Mercedes è stato il meno convincente dal 2014, con zero vittorie nelle prime tre gare. La W09 HQ Power+ ha mostrato, infatti, una certa insofferenza nella gestione delle mescole più morbide della gamma Pirelli, sia in qualifica ma soprattutto in gara.

La scuderia di Brackley non è di certo nuova a questo tipo di problemi; basti pensare, infatti, al triennio 2011-2013, ovvero alle stagioni che hanno visto il ritorno delle coperture italiane in Formula 1, caratterizzate da un’usura particolarmente accentuata per consentire più soste e strategie variabili in gara.

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Secondo Pat Symonds, ex ingegnere di Renault e Williams, si tratta di un inconveniente in realtà mai totalmente risolto dalla Mercedes, che è riuscito a mascherarlo grazie alla netta superiorità della Power Unit nei primi anni dell’era ibrida e che ora, con un maggiore equilibrio di prestazioni tra i tre top team.

“Se analizziamo storia della Mercedes dal suo ritorno in Formula 1, possiamo capire come uno dei loro più grandi punti deboli sia stata la gestione degli pneumatici – ha affermato Symonds, che è stato recentemente ingaggiato da Liberty Media per analizzare le prospettive future della F1 dal punto di vista tecnico – Queste difficoltà erano particolarmente marcate negli ultimi anni dell’era dei motori aspirati, in cui non godevano della stessa superiorità tecnica vista con l’arrivo dell’ibrido. Quest’anno, invece, con la Ferrari che ha recuperato tantissimo a livello di motore e la Red Bull ancora molto vicina, questo nuovo difetto della loro monoposto torna a essere nuovamente in vista, e ciò mi fa pensare che non lo abbiano mai realmente risolto”.

Nonostante ciò, per l’ingegnere britannico la scuderia di Brackley resta ancora la squadra più forte del Circus iridato e ha tutte le carte in regola per conquistare entrambi i titoli per il quinto anno consecutivo. “Al di là delle considerazioni fatte, la Mercedes resta pienamente in corsa per la vittoria finale del campionato, anche se ci potranno essere diverse gare in cui non riusciranno a trovare la giusta finestra di funzionamento degli pneumatici e andranno incontro a importanti difficoltà da affrontare” ha concluso Symonds.

Immagine di copertina: Angelo Poletto ©