Tra gli attesi protagonisti nel difficile palcoscenico dell’Europeo Superstock600 2014 ci sarà anche Luca Salvadori. Il pilota milanese, classe ’92, si sta preparando ad affrontare una nuova stagione agonistica in sella alla Kawasaki del team Officina 10 Lap. Nel 2013 Salvadori ha esordito con la Yamaha R6 del team Pata by Martini Corse nel Mondiale Supersport, al fianco del pluri-Campione italiano Massimo Roccoli e di Dino Lombardi. Dal round di Assen però, in accordo con il team, Luca decide di fare un passo indietro e di competere nella Stock600, sia a livello europeo che nazionale. I risultati ripagano subito le ambizioni di team e pilota: nell’europeo Salvadori si rende protagonista di una splendida gara a Monza, dove, partito dalla pole e sotto un autentico diluvio, lotta fino alla bandiera a scacchi per la vittoria. Ottimo anche “l’esordio” nel CIV a Vallelunga: con una Gara1 perfetta Luca conquista il gradino più alto del podio, ma un banale errore del team vanifica il lavoro fatto e Salvadori viene squalificato per benzina irregolare. Il 2013 del pilota lombardo si chiude con un bilancio positivo: nell’Europeo Stock600 termina la stagione al 9° posto con 57 punti mentre nel CIV termina 17° con 21 punti ma con tre gare (su 10) in meno rispetto agli avversari. Proprio l’ultimo appuntamento del Campionato nazionale al Mugello ha rappresentato per Salvadori un vero e proprio test in vista del 2014: esordio con la Kawasaki e buone sensazioni per la stagione che si appresta ad iniziare.
Come giudichi il tuo 2013? Qual è stata la tua più grande soddisfazione in pista?
Finora questa è stata la migliore stagione, grazie soprattutto alla possibilità di dedicarmi quasi completamente alle corse…La mia più grande soddisfazione di quest’anno è stata senza dubbio il record della pista e la pole conquistata a Monza. Una prestazione ottenuta con tanta rabbia e solo negli ultimi 10 minuti a causa di guasto tecnico. Inoltre non vedendo la tabella esposta dai box ed ho capito di aver fatto la pole solo grazie ad un marshal della prima variante, quando mi sono fermato per aver finito la benzina..
Hai iniziato la stagione nel Mondiale Supersport. In accordo con il team Martini Corse hai deciso di fare un passo indietro e di competere nell’Europeo Stock600. Da cosa è stata dettata questa scelta?
È stata più che altro una mia decisione perché avevo capito già dalla prima gara che c’erano troppi problemi derivanti dall’inesperienza mia e del team. Sarebbe stata una stagione senza via d’uscita. Ho voluto giocarmi la carta della Stock anche se sconsigliata da molti; invece ha pagato.
Hai già definito i tuoi programmi per la stagione 2014. Con la Kawasaki hai corso l’ultimo round del CIV e hai svolto alcuni test: cosa ti aspetti da questa moto? qual è il tuo obbiettivo?
Nonostante la prima presa di contatto con la Kawaski sia stata deludente, ho deciso insieme al Team Martini di scommettere su questa moto perché ogni volta che scendevo in pista insieme agli altri rimanevo stupito dalla sua stabilità e dall’inserimento in curva rispetto alla Yamaha. Inoltre c’è un motivo se da metà stagione la ZX-6R ha vinto tutte le gare. Bisogna metterla a posto e cambiare un pò lo stile di guida.
Cosa ne pensi della “nuova” Supersport del CIV? senza più restrizioni sui limiti di età pensi che il Campionato possa essere nelle mani di piloti più esperti?
Penso che la nuova categoria sia una bella idea per riempire la griglia ma sbagliata sotto il profilo sportivo. E’ ovvio che le giovani leve verranno oscurate da chi ha più esperienza. Sarebbe giusto fare due classifiche separate in base all’età, in modo da dare possibilità ai giovani di mettersi in mostra e ai vecchi volponi di divertirsi…
Parliamo del tuo futuro: hai intenzione di rimanere nel paddock Superbike o seguire il percorso di Nocco e Morbidelli verso la Moto2?
In caso di un buon risultato in Campionato penserò al futuro. Comunque credo che non si debba fare distinzioni: è più importante scegliere la migliore opportunità per essere competitivi piuttosto che fare numero in una serie più attraente…anche se ammetto che la Moto2 è un Campionato veramente bello che mi attira molto.
La Superbike si appresta ad adottare il regolamento EVO. Credi che per un pilota, anche giovane, questo avvicinamento al regolamento Stock faccia perdere interesse verso la categoria?
Alle persone a casa non interessa che le moto girino 2 secondi più lente o veloci, sta tutto nella bravura dell’organizzatore creare interesse verso il Campionato grazie a personaggi ed una qualità migliore. La prima cosa che mi viene in mente rispetto al Motomondiale è la qualità delle immagini: slow motion, alta qualità sugli onboard camera ecc…in Superbike sembra tutto fatto alla buona. Sono particolari che fanno la differenza. Comunque sia, a mio parere, il problema principale della Superbike è la mancanza di rivalità e personaggi: si vogliono tutti bene e si chiedono scusa quando si passano. I tempi di Chili e Fogarty erano interessanti, oggi è tutto all’acqua di rose…