Atteso protagonista della gara della Superstock 1000 al Motorland Aragón di Alcañiz, Fabio Massei non ha deluso le aspettative. Alla prima gara nella FIM Cup con la Ducati, il romano ha ottenuto un ottimo quinto tempo nelle qualifiche, mentre in gara è risalito fino alla terza posizione prima di incappare in una caduta al quarto giro. Campione italiano della Superstock 600 nel 2010 con la Yamaha R6 preparata dal Team Piellemoto, Massei sta rapidamente prendendo confidenza con la 1199 Panigale R del team EAB Racing. La squadra guidata da Manuel Cappelletti, dopo diversi anni di collaborazione con Honda, ha scelto la Casa di Borgo Panigale per iniziare la nuova avventura nell’edizione 2014 della Superstock 1000, affidando le due Ducati al pilota italiano ed al danese Alex Schact. Il talentuoso romano, classe ’91, ha quindi il potenziale per potersi battere ai massimi livelli della FIM Cup, grazie ad un mezzo competitivo ed un team a cui è legato dal 2012, quando ottenne l’ottava posizione in Campionato.
Quali sono le tue prime impressioni sulla Panigale?
Sebbene io abbia già provato la 1199 lo scorso anno al Mugello grazie a Dario Marchetti, anche con la versione 2014 le mie sensazioni su questa moto sono positive e credo che il potenziale della Panigale sia molto alto.
Cosa ti aspetti da questa nuova avventura nella Superstock 1000? Pensi di recuperare presto il gap rispetto alle squadre che hanno più esperienza su questa moto come ad esempio il team Barni?
In questa stagione mi aspetto di poter tornare a lottare per le posizioni che contano. Anche se il mio team (EAB Racing Team n.d.r.) non ha ancora molta esperienza con Ducati ritengo che sia una squadra molto professionale ed affiatata. Sono sicuro che con loro miglioreremo gara dopo gara!
Finora hai corso sempre con moto a 4 cilindri. A livello di guida quali sono le differenza maggiori che hai riscontrato tra la Ducati e le avversarie?
Ovviamente dovrò modificare il mio stile perché la 4 cilindri va guidata diversamente dal bicilindrico. Il team sta lavorando sodo per facilitarmi il necessario adattamento alla Panigale. A livello di guida la Ducati è una moto “facile” ma diventa difficile quando la si porta al limite.
Nelle scorse stagioni con il Ten Kate Junior Team spesso hai corso senza un compagno di squadra. Pensi che questo fattore abbia inciso sulle prestazioni tue e del team? Oppure pensi che in ogni caso la Honda non fosse a livello delle avversarie?
Con la CBR mi sono trovato benissimo ed anche il team traeva il massimo dalla Fireblade. Il problema è che rispetto alla Honda il livello raggiunto delle altre moto era troppo alto per lottare per il Campionato. Mi sarebbe piaciuto essere affiancato da un compagno di squadra, in modo da avere più riferimenti ma credo che questo non avrebbe comunque cambiato il nostro impegno.
Nel CIV 2009 in alcuni appuntamenti hai corso sia nella Stock600 che nella Stock1000. Sei stato uno degli ultimi piloti a correre in due categorie nello stesso giorno. Credi che sia una soluzione troppo impegnativa nel motociclismo moderno? Rifaresti questa esperienza?
Sicuramente correre con 2 team diversi e con 2 differenti moto nello stesso weekend è una cosa impegnativa. Non nascondo che rifarei volentieri l’esperienza di disputare più gare nello stesso giorno. Comunque credo che focalizzarsi verso un solo Campionato e con un solo team sia la cosa migliore da fare.
Nel 2013 sei stato protagonista del CIV Superbike con la BMW dell’Asia Competition. Cosa ne pensi del livello raggiunto dal nostro Campionato?
Il livello del Campionato italiano è alto ma credo che le differenze di pneumatici, non essendo un regime di monogomma (nel CIV Supercike ci sono più fornitori al contrario del Mondiale n.d.r), pregiudichino troppo il valore di team e pilota…
Hai concluso la scorsa stagione correndo la 200 Miglia del Mugello. Pensi che il Mondiale Endurance rientri nei tuoi interessi o sei un pilota che ama le gare “sprint”?
Quella della 200 Miglia è stata una esperienza che mi piacerebbe ripetere. Sicuramente se avessi una possibilità per disputare una gara endurance l’accoglierei con molto piacere. Mi piacciono sia le corse sprint ma anche quelle di lunga durata: per questo motivo vorrei che la Superstock 1000 avesse più giri (attualmente i round della FIM Cup si disputano su una distanza compresa tra i 40 ed i 70km). D’altra parte sono un pilota, quindi va bene qualsiasi tipo di gara!