La pattuglia azzurra nel Mondiale Supersport vede arricchirsi di un nome nuovo: si tratta di Marco Bussolotti. Il pilota marchigiano, classe ’90, sarà al debutto nella serie iridata con la Honda CBR600 del Team Lorini. La scorsa settimana il team ciociaro si è presentato in pista a Portimao per i primi test in vista dell’esordio stagionale, in programma a Phillip Island il 23 febbraio. Sul tracciato portoghese Bussolotti ha così potuto percorrere i suoi primi chilometri in sella ad una Supersport dopo aver disputato diverse stagioni nelle categorie Stock. Le prime soddisfazioni agonistiche di Marco arrivano molto presto: nel 2007 Bussolotti vince sia il monomarca riservato alle Yamaha R6 che la Coppa Italia Stock600 (poi divenuta CIV Stock600) che gli apre le porte a tre wild card nell’Europeo. In quest’ultima categoria, nel 2008 e nel 2009, è vice Campione con la Yamaha del Team Trasimeno. L’anno successivo esordisce nella Stock1000 con la Honda del team All Service System by QDP, disputando un buon Campionato prima di incappare in un brutto infortunio rimediato a Brno. Il 2011 ed il 2012 non offrono molte soddisfazioni al pilota marchigiano: prima è in sella alla Kawasaki del Team Pedercini, ma la ZX-10R è una moto acerba e difficile da mettere a punto. Successivamente, con la Ducati 1098R del Team Energy, le carenze della squadra non permettono i risultati sperati. Nel 2013 Bussolotti si presenta al via della Superstock1000 FIM Cup sulla BMW 1000RR HP4 gestita dal Team Rider Promotion BMW by Trasimeno e conclude il Campionato in decima posizione con 61 punti.
Nella scorsa stagione sei tornato a correre con l’ex team Trasimeno, con cui hai ben figurato nella Stock600. Come giudichi il tuo 2013?
La mia stagione era partita con buoni propositi: considerando che era il mio quarto anno nella Stock1000, speravo di far bene. Purtroppo la moto è arrivata molto in ritardo, il giorno prima della gara di Aragon, e quindi ho iniziato il Campionato senza fare test. Anche durante la stagione, per questioni di budget, non è stato possibile fare delle sessioni di prove quindi ho disputato il Campionato senza conoscere a fondo la moto; analogo discorso per la squadra che era al suo primo anno con la BMW. Comunque nell’insieme non siamo andati affatto male.
Hai appena concluso i test di Portimao con la Honda del Team Lorini. Quali sono le tue prime sensazioni?
I test in Supersport sono stati positivi. All’inizio, il primo giorno, è stato un pò traumatico: scendere da una moto che ha 200 cavalli e salire su un’altra che ne ha 130 è stato un grosso salto, anche se, essendo abituato ad una potenza superiore, questo mi ha anche agevolato. Mi sono comunque trovato bene sia con la moto che con il team ed anche i tempi sono stati confortanti. Ho girato a poco più di un secondo da Sofuoglu ed avrei anche potuto migliorare nell’ultimo turno grazie ad un treno di gomme supermorbide. Purtroppo non è stato possibile abbassare il tempo a causa della pista sporca d’olio.
Quali sono i tuoi obbiettivi per questa stagione?
L’obbiettivo è arrivare più avanti possibile e cercare di fare anche qualche podio. All’inizio se riuscissi a rimanere nei primi 10 sarei contento per poi crescere durante l’anno e cercare di stare nelle posizioni di vertice. Essendo al debutto in Supersport devo fare un pò d’esperienza, ad esempio ci sono tante piste nuove che non ho mai visto, come quelle extra europee. Credo sia un anno di transizione, dove si può fare qualche bel risultato che mi metta in luce per la prossima stagione.
Hai sfiorato il Titolo Europeo Stock nel 2009, perso per un solo punto. In questa stagione sarai nuovamente in sella ad una 600 ma nella Supersport. Credi che il tuo stile di guida si adatti di più a questa cilindrata?
Nella Stock1000 non ho mai veramente avuto moto abbastanza competitive o comunque non ho mai avuto la possibilità di girare sufficientemente. Non ho potuto macinare chilometri e non è facile arrivare in pista con una moto privata e star davanti agli altri. Sicuramente, essendo piccolo di statura, la 600 per me è più facile da gestire ed anche le potenze inferiori aiutano a ridurre il gap tra le moto ufficiali e non. Comunque ora penso di avere a disposizione una delle migliori moto private e quindi penso di poter fare bene.
Il calendario del Mondiale Supersport prevede 13 gare. Un impegno gravoso per team e piloti. Rispetto allo scorso anno si aggiungono trasferte in Malesia e Sudafrica. Non sembrerebbe in linea con una riduzione dei costi…Cosa ne pensi?
Per fare un Mondiale i costi sono alti. Si è cercato di risparmiare limitando il numero dei motori ma credo che non siano quei due propulsori in più o in meno che cambino le cose, sarebbe meglio fare una gara extraeuropea in meno. La riduzione dei costi di fatto non c’è, perchè le trasferte costano tanto, sia per il team ma anche per noi piloti.
Dove vorresti arrivare in futuro? Pensi che la Superbike potrebbe essere un traguardo alla tua portata?
E’ la mia aspirazione. La mia strada è sempre stata in direzione della Superbike. Avevo pensato di continuare in Stock1000 perché ultimamente molti piloti stanno passando nel Mondiale senza transitare per la Supersport. Sicuramente punto alla Superbike e spero di arrivarci presto, magari con Honda che è un’ottima moto. Ora comunque spero di far bene in questa stagione e poi si vedrà.