La 12 ore di Sebring si è conclusa nel segno dell’Action Express Racing, con il successo andato alla Cadillac DPi #31 condotta da Felipe Nasr, Pipo Derani ed Eric Curran. Il trio ha letteralmente dominato la classica della Florida, ma dovendo sudarsi nel finale la vittoria difendendosi dal ritorno della vettura #10 del Wayne Taylor Racing, giunta seconda al traguardo dopo il successo a Daytona. Jordan Taylor, Renger Van der Zande e Matthieu Vaxiviere hanno condotto una fantastica rimonta, dopo essere finiti in fondo al gruppo nelle prime fasi quando sono stati costretti ad una sosta prolungata ai box. Per loro fortuna, il problema si è verificato quando la corsa era in regime di safety car, a causa delle condizioni di bagnato pesante che hanno fatto partire la corsa in ritardo. Podio completato da un’altra Cadillac, la #5 di Hartley-Albuquerque-Barbosa.
Così come a Daytona, le qualifiche erano state dominate da Acura e Mazda, con la vettura del Team Penske davanti a tutti grazie a Dane Cameron. Le Acura sono praticamente scomparse con la pioggia, venendo addirittura superate dalle GT nelle fasi iniziali di gara. Non è andata meglio al Team Joest, che a fine gara non è andato oltre il sesto posto con la #55 di Tincknell-Pla-Bomarito. Migliore la rimonta dell’Acura, che ha portato in quarta posizione al traguardo la #7 di Rossi-Castroneves-R.Taylor. Resta il fatto che le Cadillac sul ritmo gara si sono dimostrate superiori, anche quando sono tornate le condizioni di asciutto. Splendido il finale Jordan Taylor ha ripreso Nasr dopo una caution, iniziando ad infastidirlo in tutti i punti del tracciato. Al contrario di Daytona ( quando venne infilato sotto la pioggia da Alonso), l’ex Sauber in Formula 1 si è tenuto il comando delle operazioni, riuscendo a tagliare il traguardo davanti a tutti.
Week-end da incorniciare in casa Porsche, dove oltre alla vittoria nella 1000 Miglia del FIA WEC, è arrivata anche l’affermazione nell’appuntamento con l’IMSA. Successo per la 911 RSR #911 di Tandy-Pilet-Makowiecki, autori di una sontuosa rimonta dal fondo dello schieramento. Sino a poche ore dalla fine, la vettura tedesca risultava addirittura doppiata, complice una prima parte di gara molto difficile sotto l’acqua. La mossa vincente l’ha compiuta Nick Tandy, abile a sorprendere la Ford GT #67 di Ryan Briscoe, complice un contatto dell’australiano con la Lamborghini di GT Daytona condotta da Andy Lally. Tandy si è così involato verso il successo, mentre il secondo posto se lo è preso l’altra Ford, la #66 di Bourdais-Hand-Muller. Il podio è stato completato dalla Corvette #3 di Magnussen-Garcia-Rockenfeller, mentre la prima BMW M8 GTE è stata la #24, guidata da Edwards-Krohn-Eng che hanno chiuso in quarta posizione.
Grandissima prova della Lamborghini in classe GT Daytona, in grado di ripetere il successo di due mesi fa alla 24 ore. Ad imporsi è stata la Huracàn #11 di Rolf Ineichen, Rik Breukers e dal nostro Mirko Bortolotti. Seconda un’altra Lamborghini, la #44 di Lally-Pumpelly-Potter, mentre il podio lo ha completato la Ferrari 488 GT3 #63 di Vilander-MacNeil-Westphal.