Stroll strega la Williams nei test privati
27 Dicembre 2016 - 19:14
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Il rookie canadese ha stupito nelle sessioni di test che la scuderia di Grove ha organizzato per allenare il suo talento in vista del 2017

Lance Stroll è pronto a stupire la Williams. Anzi, lo ha già fatto nelle sessioni private di test che la scuderia di Grove ha organizzato per prepararlo al debutto, che avverrà ufficialmente a fine febbraio. A raccontarlo è il direttore tecnico uscente Pat Symonds, che lo ha seguito attentamente durante il programma studiato appositamente per il 18enne canadese, che ricorda molto quello di Jacques Villeneuve di 21 anni fa, sempre ad opera della Williams.

Pat Symonds

“Il programma di test che abbiamo studiato per Stroll ricorda molto quello seguito da Villeneuve nel 1995, che lo preparò al debutto nel 1996 – ha commentato SymondsE’ stato un test molto importante per lui. Il programma prevedeva l’uso di una monoposto sperimentale, basata sul modello 2014, ma modificata per avere carichi aerodinamici molto vicini a quelli che si dovrebbero avere il prossimo anno, con pneumatici molto diversi da quelli dei weekend di gara”.

“Non abbiamo informazione su che tipo di gomme ci sono state fornite dalla Pirelli, per cui non siamo in grado di dire quanto queste siano diverse dalle originali. Sta di fatto che Stroll ha fatto un lavoro impressionante, soprattutto se facciamo un primo confronto generale con le prestazioni di Massa e Bottas di due anni fa sulle diverse piste”.

“In generale, tutti i collaudatori sono in grado di macinare un importante numero di chilometri, ma in questo caso l’attenzione non è stata focalizzata sullo sviluppo della macchina, ma su quello del pilota. Ad Abu Dhabi, per esempio, ci siamo concentrati insieme alla squadra sui pit stop. I ragazzi non ne avevano bisogno, ma lo abbiamo fatto per fargli prendere confidenza con questo tipo di operazioni”.

“Il ragazzo riesce ad imparare tante cose abbastanza rapidamente, dal circuito alla monoposto, e questo è sempre un indice importante sulle qualità di un pilota. La sua evoluzione circa la gestione degli pneumatici e su quanto gli viene richiesto dagli ingegneri è stata davvero incredibile. Tuttavia ha ancora bisogno di andare in pista, perché è l’unico modo che non puoi andare sempre al limite nella Formula 1 attuale, altrimenti distruggi immediatamente gli pneumatici” ha concluso Symonds.