Lance Stroll non vuole accettare l’etichetta di “pilota pagante” affibbiatagli dalla stampa sportiva. Il giovane pilota canadese, figlio dell’imprenditore Lawrence Stroll, ritiene che il suo esordio in Formula 1 all’età di diciotto anni sia essenzialmente dovuto alle sue capacità al volante, e non derivante dalla forza economica del padre.
“Io non sono qui in F1 per provare qualcosa a qualcuno: corro per fare del mio meglio e per portare risultati al mio team – ha dichiarato il pilota della Williams a ESPN – Non corro per chiudere la bocca a chi mi critica. So perché sono in F1, e merito di esserci. Ho vinto in F3, e sono stato il più giovane pilota di sempre a vincere quel campionato. E me lo sono aggiudicato con molto vantaggio sugli altri”.
Stroll ha poi sottolineato: “Ora sono il più giovane pilota di sempre ad essere salito sul podio in Formula 1. E’ un premio importante, e noi è giusto che ci sia chi cerca di portarmelo via dicendo che sono qui solo grazie ai soldi. Guardando ai risultati e ai miei punti, me la gioco a centro classifica. Ci saranno weekend duri e altri più semplici: è così che funziona. Io però ho dimostrato di meritare la F1. I risultati parlano da soli”.