Il GP di Francia è il decimo appuntamento del mondiale di Formula 1 2004, un mondiale letteralmente dominato dalla Ferrari e da Michael Schumacher. Il pilota tedesco ha conquistato ben otto vittorie su nove gare, mancando l’appuntamento con la vittoria solamente nel GP di Monaco, complice l’incidente con Montoya in regime di safety car che ha spianato la strada a Trulli. A Magny Cours il Kaiser arriva ancora come favorito per salire sul gradino più alto del podio, ma in qualifica a spiccare su tutti è Alonso. Lo spagnolo della Renault, con un giro quasi perfetto, si prende la pole position e rifila 273 millesimi a Schumacher.
Terzo tempo per Coulthard, bravo a riportare in alto la McLaren dopo un inizio di stagione molto complicato. Quarta posizione per Button con la BAR-Honda, ancora una volta fra i protagonisti. In terza fila Trulli con la seconda Renault e Montoya con la Williams, davanti a Sato e a Gené, che torna in Formula 1 in sostituzione dell’infortunato Ralf Schumacher in Williams. Nono Raikkonen davanti a Barrichello. Il ferrarista ha dovuto compiere il suo giro veloce per primo dopo aver saltato la prima sessione di qualifiche, e ha pagato a caro prezzo l’aver dovuto realizzare il suo tempo su una pista meno gommata rispetto a quella trovata dai suoi principali avversari. Qualifica deludente per le Sauber: Fisichella è quindicesimo davanti al compagno di squadra Massa. Diciottesimo Pantano con la Jordan, davanti alla Minardi di Bruni.
LA POLE POSITION DI ALONSO
GARA – Schumacher parte bene, ma Alonso tiene saldamente la testa. Dietro di loro c’è Trulli, partito benissimo dalla quinta casella. Button è quarto davanti a Coulthard, poi ci sono Montoya, Raikkonen, Sato, Barrichello, Webber e Gené, partito malissimo. Panis rimane praticamente fermo e sfila ultimo alla prima curva. Alonso prova subito a mettere un buon gap fra sé e Schumacher, ma il pilota della Ferrari regge senza problemi il ritmo del leader della corsa, e rimane sempre sul secondo di distanza. Nelle retrovie Panis comincia la sua rimonta, e dopo aver passato le due Minardi entra in lotta con la Jordan di Heidfeld. Trulli per qualche giro tiene il ritmo dei primi due, ma poi inizia a perdere terreno e dopo dieci giri ha sei secondi da Alonso, mentre Montoya è più lento di Coulthard e ha Raikkonen e Barrichello alle calcagna. Al decimo giro Schumacher inizia a spingere, e si porta nella scia di Alonso senza però avere mai una chance concreta per provare a passarlo.
All’undicesimo giro Schumacher si ferma per il primo rifornimento, imitato da Raikkonen, Gené e Da Matta. Il ferrarista è ottavo, alle spalle di Sato. Al dodicesimo giro c’è il pit stop di Coulthard e Barrichello, mentre la Williams posticipa la sosta di Montoya per permettergli di passare Coulthard di strategia. Alonso continua a girare, mentre si fermano Trulli e Montoya. Schumacher gira su tempi alti dietro Sato, e Alonso sfrutta la situazione per guadagnare terreno. Lo spagnolo si ferma al giro 14, e nonostante un’esitazione per lasciar fermare nella piazzola davanti a lui Button, torna in pista davanti a Sato e Schumacher. Sato a fine giro rientra ai box e lascia la seconda posizione a Schumacher. La gara del giapponese finisce poche curve dopo il ritorno in pista: sulla sua BAR si è rotto il motore Honda, come avvenuto a Monaco. Brutto errore di Montoya, che finisce in testacoda all’ultima chicane: il colombiano riparte nono, dietro Raikkonen. Il finlandese, che ha perso diverse posizioni per un pit stop lento, si sbarazza di Massa e si porta in settima piazza.
Alonso continua a imporre alla gara un passo forsennato, ma dopo qualche giro le sue gomme Michelin inizia a degradare, mentre Schumacher mantiene un ritmo più regolare e si riporta a meno di un secondo di distacco dal pilota della Renault grazie anche a un paio di doppiaggi favorevoli, ma poi perde qualche decimo nel doppiaggio di Panis. Nel frattempo Montoya commette un altro errore, ma tiene la posizione su Webber. Al giro 28 Raikkonen si ferma per il secondo rabbocco di benzina. Nel passaggio successivo entrano ai box anche Coulthard e Schumacher, col tedesco che effettua una sosta velocissima. Alonso prosegue, ma commette qualche sbavatura ed è in difficoltà nel gestire il graining sull’anteriore sinistra. Pit stop per Button al trentunesimo giro, mentre Trulli e Barrichello si fermano nella tornata successiva, col brasiliano che è ancora dietro a Button. Pit stop anche per Montoya.
Giro record per Schumacher in 1’15.4, che guadagna 1.4 secondi su Alonso. Al giro 32 si ferma ai box Alonso: la Renault esegue la sosta in 6.2 secondi, ma il grande lavoro dei meccanici non permette allo spagnolo di tornare in pista in prima posizione. Al comando ora c’è la Ferrari di Schumacher, reduce da un altro giro veloce. Il pilota tedesco spinge fortissimo, ma Alonso tiene bene il ritmo. Trulli invece non ne ha, e al giro 38 ha 23 secondi dal ferrarista, e deve guardarsi negli specchietti perché Button e Barrichello sono vicini, mentre Coulthard è sesto a sei secondi dal podio. Al giro 42 si ferma per la terza volta Schumacher. La sosta è di appena 6.5 secondi, perciò la Ferrari ha scelto di fare una gara su quattro soste per battere Alonso! Il sei volte campione del mondo torna in pista in seconda posizione e ha davanti pista libera per spingere al massimo, mentre Alonso viene rallentato dalla Sauber di Massa, che non si fa doppiare subito e fa perdere qualche decimo all’asturiano. Al giro 46 Alonso effettua il suo terzo pit stop, e imbarca un quantitativo di benzina sufficiente per finire la gara. Lo spagnolo torna in pista secondo, davanti al compagno di squadra Trulli. Anche le McLaren scelgono di mettere il carburante necessario per finire la gara, senza tentare l’azzardo delle quattro soste.
Alonso cerca di spingere per rimanere a meno di 20 secondi da Schumacher e poter rimanere davanti al tedesco nel momento in qui quest’ultimo farà il quarto pit stop, ma il ferrarista guadagna secondi a ogni passaggio. Trulli si ferma ai box per l’ultima sosta; Barrichello effettua il rifornimento due giri dopo, ma è dietro al pilota italiano. Button resta in pista per cercare di passare Trulli e prendere la terza posizione. L’inglese fa il suo ultimo pit stop al cinquantaduesimo giro: la sosta è buona, ma il giovane pilota della BAR ha un’esitazione in fase di ripartenza, e si ritrova appena dietro appena dietro a Trulli e con Barrichello in scia. Il pilota della Ferrari sfrutta la scia e supera Button, che tenta un’inutile resistenza all’esterno del tornante Adelaide. Intanto arriva una penalità per Pantano per eccesso di velocità in corsia box.
Al giro 58 Schumacher ha già più di 22 secondi di vantaggio su Alonso: grazie a una serie di giri velocissimi, il pilota della Ferrari può fare la sua quarta sosta con la certezza di rientrare in pista in prima posizione. Il lavoro superlativo dei meccanici, che eseguono il rifornimento e cambio degli pneumatici in 5.8 secondi, permette al tedesco di essere primo con circa 7 secondi di vantaggio su Alonso. Schumacher controlla agevolmente la corsa, ma chi invece fatica è Trulli. Il vincitore del GP di Monaco ha seri problemi di usura agli pneumatici posteriori, e fatica a tenere alle spalle Barrichello e Button. A tre giri dalla fine Barrichello è in scia a Trulli, ma l’italiano frena tardissimo al tornante Adelaide e non dà modo al ferrarista di tentare un attacco.
Schumacher si gode gli ultimi giri e vince il GP della Francia con 8 secondi di vantaggio su Alonso. Barrichello tenta il tutto per tutto alla penultima curva e riesce a sorprendere Trulli e a conquistare il podio a spese del pescarese. Quinta posizione per Button. Sesto e settimo posto per le McLaren di Coulthard e Raikkonen, mentre Montoya è ottavo e si prende l’ultimo punto a disposizione. Ritorno da dimenticare per Gené, che è decimo dietro alla Jaguar di Webber. Solo dodicesimo Fisichella: diciassettesimo Pantano, davanti a Bruni.
IL SORPASSO DI BARRICHELLO SU TRULLI
CLASSIFICA GP FRANCIA 2004