Subito spettacolo e colpi di scena nelle 4 ore di libere che hanno aperto il week-end della 24 ore di Le Mans, terzo appuntamento del mondiale endurance 2017. A guidare il plotone delle sessanta macchine iscritte troviamo la Porsche #1 del poleman delle ultime due edizioni Neel Jani, che ha girato in 3.20”362, togliendo a Kobayashi la soddisfazione di restare davanti in questa sessione. Il giapponese sulla Toyota #7 è rimasto staccato di 604 millesimi, un divario del tutto inatteso dopo i riscontri dei test. Va sottolineato il fatto che lo stesso pilota giapponese proprio nel test day del 4 giugno era arrivato a girare sul 3.18”, ben un paio di secondi più rapido dei tempi di oggi, anche se il clima odierno ha visto temperature ben più elevate nell’ordine dei 40 gradi di asfalto. Al terzo posto troviamo la Porsche #2 di Earl Bamber, che ha preceduto le altre Toyota di Buemi e Lapierre. Non male la ByKolles, staccati di ”solo” 7 secondi con Dominik Kraihamer. Da segnalare un testacoda proprio di Kobayashi all’ultima curva mentre stava spingendo al massimo per cercare di migliorare i suoi tempi.
In classe LMP2 si è issata al comando l’Oreca del G-Drive Racing vincitrice a Spa, grazie al crono di 3.30”363 di Alex Lynn, distanziando di ben un 1”.3 la Rebellion di Mathias Beche. Terza l’altra macchina del team elvetico con Bruno Senna. Solo diciassettesima la Dallara della Cetilar Villorba Corse con il miglior giro ottenuto da Andrea Belicchi, ma a ben 6” dalla vettura di testa. Questa vettura si è resa protagonista di un’escursione alla curva di Mulsanne con Lacorte sul finale della sessione.
La GTE PRO si preannuncia esaltante come al solito. A dettare il passo è stata subito la Ferrari, con la #71 di Sam Bird che ha girato in 3.54”832, togliendo il primo posto all’Aston di Turner, staccato di circa mezzo secondo. A ribadire l’ottimo stato di forma del team AF Corse ci ha pensato James Calado, che ha piazzato la 488 GTE #51 al terzo posto, di poco staccato dalla vettura inglese. Quarta piazza per l’altra Aston di Stanaway, davanti alla Corvette di Magnussen. Per il momento in sordina Ford e Porsche. La prima vettura americana è solo settima con Richard Westbrook, mentre per trovare una 911 RSR bisogna scendere sino al decimo posto della categoria, dove si è issata la #91 di Makowiecki.
In GTE AM domina, come di consueto, l’Aston Martin Vantage #98 con il solito Pedro Lamy. Il portoghese si è messo nettamente davanti con il tempo di 3.56”082, con un secondo e mezzo di vantaggio sulla Ferrari di Andrea Bertolini. Terzo posto per un’altra Ferrari, quella di Dries Vanthoor.
Alle 22 scatterà la prima sessione di qualifica.