La Russia dice no a un Gran Premio in notturna a Sochi. E’ quanto emerso dall’ultima intervista rilasciata dal primo ministro russo Dmitry Kozak, che ha di fatto bloccato l’idea di progetto portata avanti fino alla passata stagione da Bernie Ecclestone (ormai non più amministratore delegato della FOM, ndr) e dall’organizzatore dell’evento Sergey Vorobyev, che sognavano una gara sotto le stelle tra le chicane del parco olimpico entro il 2020.
Lo stesso Vorobyev aveva comunque ammesso che per la realizzazione dell’impianto di illuminazione sarebbe stato necessario il supporto economico del governo, che invece è venuto a mancare.
“Per quanto riguarda la prospettiva di una gara in notturna a Sochi, siamo dell’idea che il colpo d’occhio televisivo sia molto bello così com’è ora – ha affermato Kozak – Dalle riprese è possibile scorgere gli edifici olimpici e le montagne che hanno ospitato le Olimpiadi invernali del 2014, per cui non vedo un motivo valido per spostare la programmazione dell’intero evento in orario serale”.
Sochi è entrata a far parte del calendario della Formula 1 nel 2014 e il suo contratto con la FOM, ora gestita da Liberty Media, scadrà solamente nel 2025.