A Le Mans anche la seconda sessione di qualifiche è stata archiviata e così come ieri davanti a tutti c’è la Toyota che grazie al tempo di 3:15.497 ha ottenuto il miglior tempo di questo week-end. A registrarlo è stato Kamui Kobayashi, con la TS050 #7, il quale anche ieri aveva effettuato la tornata più veloce nella Qualifica 1. Alle spalle del pilota giapponese, il suo connazionale Kazuki Nakajima con la #8 a circa quattro decimi.
La SMP Racing #11 aveva tentato l’attacco alla pole pochi istanti prima delle vetture nipponiche. La vettura del team russo si è portata davanti a tutti con il tempo di 3:15, ma la leadership è durata solo pochi secondi prima dell’arrivo delle Toyota.
In classe LMP1 il quarto posto è della Rebellion Racing #1 seguita dall’altra SMP Racing, la #17 con Lapierre, quindi la seconda Rebellion. La #3 svizzera è stata protagonista di una fumata, a circa mezz’ora dallo start, la quale ha portato all’interruzione della sessione con bandiera rossa per circa mezz’ora. Il motivo dello stop è legato alla dispersione di liquidi dal motore Gibson seminati tra la seconda chicane e Mulsanne.
A chiudere la classe regina ci sono la Dragon Speed #10 e la ByKolles che ha effettuato solo 8 giri a causa di un problema che l’ha tenuta ai box per gran parte della sessione.
In classe LMP2 il miglior crono resta della Dragonspeed #31 con il crono di 3:26.821, seguita a poco più di un decimo dalla Signatech Alpine #36. Questa vettura ha saltato l’ultima parte di sessione per problemi al motore che non hanno permesso a Lapierre di scendere in pista per il suo stint. Terzo posto per TDS Racing #28 sopra il muro dei 3:27.
Da annotare il 12° posto LMP2 (21° generale) per il G-Drive Racing con Jean-Eric Vergne, e il 14° per il team tutto italiano del Cetilar Villorba Corse, staccato di 2.1 secondi dal battistrada di classe.
Tra le GTE a dominare sono le Porsche che hanno ottenuto il miglior tempo sia in classe Pro che in quella AM. Per quanto riguarda i professionisti, il giro più veloce è della #92 con il tempo di 3:49.388, seguita dalla Corvette #63 a soli 36 millesimi. A 142 millesimi dalla vetta c’è la prima delle Ford GT, la #67. Bisogna scendere al sesto posto per incontrare la prima della Aston Martin, con la #97 staccata di 7 decimi circa, mentre più lontana è la prima delle Ferrari. La #71 è 10° anche se a 1.3 secondi dal primo posto, mentre l’altra 488 è 13a di classe e 41a assoluta. Quindicesima piazza invece per la prima BMW, la #81, con Nicky Catsburg autore del giro più veloce.
Per quanto concerne gli Amatori, il primo posto è sempre del Dempsey-Proton che mantiene il tempo registrato ieri con 3:52.454. L’equipaggio #88, che schiera anche il nostro Matteo Cairoli, ha un vantaggio di tre decimi sulla vettura gemella del Team Project 1, la #56. Terzo posto per la Ferrari dello Spirit of Race, con Giancarlo Fisichella. Questa vettura, insieme alla Porsche #92 e alla Ford del Keating Motorsport sono state protagoniste di errori alla Mulsanne, probabilmente legati allo sporco lasciato da Rebellion. Ad avere la peggio è stata la vettura statunitense che ha concluso il proprio lavoro contro le barriere.
Appuntamento alle 22 con le ultime due ore di qualifiche che decreteranno lo schieramento definitivo della griglia di partenza della 24h di Le Mans.