La IndyCar ha deciso di puntare in alto nel 2018, con un brusco cambio regolamentare volto a contenere i costi e a livellare le prestazioni dei team partecipanti al campionato. Dalla prossima stagione arriverà il kit aerodinamico universale, prodotto dalla fida Dallara, e spariranno gli aerokit realizzati dai motoristi Honda e Chevrolet. Questa scelta, accolta favorevolmente da tutte le squadre e dagli sponsor, permetterà inoltre di cambiare il look e il comportamento della DW12, la monoposto che viene utilizzata in IndyCar dalla stagione 2012.
L’arrivo dello universal bodywork è solamente il primo di una serie di step previsti dal piano a medio-lungo termine dei vertici della serie. Le intenzioni di Frye e dei suoi collaboratori è quella di aprire le porte a più motoristi possibili, aumentando la competizione e inserendo un nuovo costruttore ai già presenti Honda e Chevrolet. Non solo; dopo tre anni con gli universal bodywork, nel 2021 dovrebbe debuttare in pista una nuova macchina, equipaggiata da un propulsore pressoché identico all’attuale V6 turbo utilizzato dalla serie.
Negli ultimi giorni si è fatta però strada l’ipotesi di uno slittamento dell’arrivo di una nuova monoposto in IndyCar. La DW12 ha ancora tre anni di fronte a sé, ma il suo pensionamento potrebbe essere posticipato di altre due stagioni. “Abbiamo un piano di cinque anni – ha affermato Frye – Abbiamo deciso una deadline che fissa nel mese di Maggio il momento nel quale parleremo di ciò che faremo nel 2021. La macchina rimarrà questa nel 2018, 2019 e 2020. Potremmo vedere una situazione nella quale a tutti piace la DW12 rimodernata con il kit universale, e perciò sarebbe saggio prolungarne la presenza nel campionato. Oppure arriverà il momento nel quale diremo che è il 2022 il momento giusto per avere la nuova macchina. Dev’esserci un processo decisionale che ci permetta di capire quando cambiare vettura e come attuare il cambiamento, in modo tale che tutti siano d’accordo. Da Maggio inizieremo a parlare di una nuova vettura per il 2021 o 2022, e a quel punto sapremo cosa accadrà nel 2021 e come si andrà avanti”.