Sky | Intervista esclusiva a Max Mosley, presidente FIA dal 1993 al 2009
17 Giugno 2015 - 13:00
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Milano, 17 giugno 2015. In un’intervista esclusiva a Sky Sport 24 HD (in programmazione in questi giorni sul canale 207), il Presidente della Federazione Internazionale dal 1993 al 2009 Max Mosley racconta la sua visione della nuova Formula Uno, dando un’opinione sull’operato di Jean Todt e Bernie Ecclestone e auspicando delle decisioni che migliorino lo stato di salute della F1.

Mosley chiede alla FIA di intervenire e propone un tetto ai costi per salvare i team minori.

Su Ecclestone.
Non so se ci sia bisogno di un ricambio generazionale alla guida della F1, Ecclestone fa un grande lavoro almeno dal punto di vista finanziario ma credo che la struttura generale della F1 sia sbagliata, con i top team molto ricchi e gli altri in difficoltà, obbligati a trovare delle soluzioni condivise. Ma Ecclestone non riesce a mediare da solo e credo proprio che la Federazione dovrebbe intervenire, ma forse Jean Todt pensa che debbano risolvere i problemi tra di loro. E’ una situazione difficile ma credo che se la caveranno.

Su Todt.
Penso che Jean Todt stia facendo un grande lavoro dal punto di vista della sicurezza stradale, non ho parlato con lui recentemente, ma penso che si stia concentrando più sulla sicurezza stradale che sulla F1. Capisco il suo punto di vista, lui considera i Team Principal delle scuderie persone adulte, considera Ecclestone all’altezza, capaci di risolvere i problemi senza ingerenze. Io la pensavo in modo diverso, ma non posso dire che stia sbagliando.

Sulla rivoluzione ibrida.
Sono d’accordo con la rivoluzione ibrida della F1, ma credo sia stato fatto un errore fondamentale: non è stato messo un tetto alle spese. La Federazione dovrebbe accogliere tutti i costruttori di automobili ma vincolando il loro ingresso alla F1 e alla sua visibilità a un costo standard: devono poter fornire il motore a tutti i team con un costo al massimo di 3-4 milioni di euro all’anno. Sono già tanti soldi e se non sono disposti a farlo allora non dovrebbero avere accesso alla F1. L’errore è stato permettere ai costruttori di scaricare i costi di ricerca e sviluppo di questi motori ai team più piccoli perché questi costi verranno ammortizzati sulla produzione di serie.