James Hinchcliffe del Team Schimdt ha vinto il Gran Premio di Long Beach, seconda tappa della stagione 2017 di Indycar. Il “sindaco” torna sul gradino più alto del podio per la prima volta dopo il brutto incidente di Indianapolis durante le FP del 2015, dove il canadese ha rischiato anche la vita dopo un botto terribile contro le barriere.
Indycar: brutto incidente per Hinchcliffe. Il pilota è in terapia intensiva
Hinchliffe ha tagliato il traguardo davanti a Bourdais, vincitore nella gara inaugurale a St. Petersburg, ed a Josef Newgarden, passando al comando al 63° giro e tenendo testa all’ex pilota della Toro Rosso. La prima parte della corsa è stata condotta da Scott Dixon, ma la strategia delle tre soste da parte del pilota di Chip Ganassi non ha pagato, e il canadese con un pit in meno è riuscito ad avere la meglio. Al quarto posto dunque proprio Scott Dixon, che ha chiuso davanti a Simon Pagenaud, campione in carica e partito ultimo. Solo tredicesimo Will Power, coinvolto in un incidente al primo giro con Charlie Kimball. Da segnalare infine l’incidente dell’ultimo giro tra Aleshin e Hildebrand, con la frattura alla mano riportata dal pilota statunitense del team di Ed Carpenter. Male il team Andretti: il figliol prodigo Marco, Takuma Sato, Alex Rossi e Ryan Hunter-Reay sono stati costretti al ritiro.
“Dopo Indy e Toronto, almeno per me, questo è il posto migliore per vincere – ha detto Hinchcliffe dopo la gara. “Ho avuto molta fortuna qui, ma siamo stati molto veloci in passato a Long Beach ed è difficile dire a parole quanto sia bello vincere qui. Questo posto ha un sacco di storia. I più grandi dei grandi hanno vinto qui. Toronto, Indy e Long Beach erano sulla mia lista, dovevo vincere in questi circuiti prima di morire”.