Se la prima sessione di libere aveva visto una Porsche subito in forma, nella seconda c’è stata la conferma.
Al termine dell’ora e mezza di prove infatti, la vettura numero 1 si è riproposta in vetta alla lista dei tempi, grazie al giro strabiliante di Brendon Hartley. Il campione del mondo neozelandese ha fermato il cronometro sul 1’39”655. La grandezza di questo tempo è confermata dal fatto che solo al venerdì si è già arrivati ai tempi della pole 2015. Seconda ma molto lontana l’altra 919 Hybrid. Il tempo lo ha staccato Romain Dumas, che si è visto rifilare la bellezza di 1 secondo e 6 decimi, troppi a parità di macchina. Infatti si parla di una prova di qualifica per la vettura di punta, mentre il secondo terzetto si è concentrato sul passo gara. La lotta Audi-Toyota è più accesa che mai. A spuntarla sono stati i tedeschi, che grazie al terzo tempo di Duval hanno preceduto la Toyota di Kobayashi. Poi ci sono l’altra Audi e l’altra Toyota. Le Rebellion staccano la Clm di Kolles tra le vetture non-ibride.
In LMP2 il primato se lo è preso a sorpresa l’unica vettura scoperta in pista, ovvero la Gibson-Nissan dello Strakka Racing, con un grande Jonny Kane che ha fatto segnare un notevole 1’49”632., precedendo la Manor di James Jakes ( telaio Oreca 05 Nissan) e l’Alpine di Gustavo Menezes. I distacchi comunque sono molto contenuti.
Continua la galoppata delle Ferrari in GTE PRO. Le 488 GTE appaiono imprendibili, con Calado che fa meglio di Bruni in 2’00”107. Seconda piazza per l’altra rossa con Rigon. Continua a sorprendere la Porsche, terza con Lietz, deludono le Ford e le Aston Martin.
In GTE AM il primo posto è occupato dalla Porsche 911 RSR del team Gulf Racing, velocissima con Adam Carroll, che col crono di 2’02”081. è addirittura quarta assoluta tra le GT.
Domani appuntamento con le terze libere e le qualifiche, lo spettacolo è assicurato!