Side by Side | La Mercedes ha messo gli occhi su Giovinazzi. Ferrari, cosa aspetti?
29 Ottobre 2016 - 17:17
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Il futuro dell’automobilismo italiano ha solo un vero nome concreto al momento: Antonio Giovinazzi. Il leader del campionato di GP2 Series, quando mancano solamente due gare al termine della stagione, è senza dubbio il pilota più di spicco tra i giovani talenti nostrani, sul quale sono concentrate tutte le speranze di rivedere un pezzo di Italia sullo schieramento di Formula 1.

Dopo la strepitosa vittoria a Monza, la Ferrari non ha perso tempo e ha concesso al 22enne di Martina Franca un paio di giorni di test al simulatore a Maranello, facendolo così prendere confidenza con uno degli strumenti più utilizzati dai piloti e dalle scuderie di Formula 1 per la preparazione dei Gran Premi (Approfondimento). Una mossa importante da parte del Cavallino e di Massimo Rivola, responsabile della Ferrari Driver Academy, ma non abbastanza.

Giovinazzi podio Monza

Già, perché a Maranello non sono gli unici ad aver puntato i riflettori su Giovinazzi: anche la Mercedes, infatti, il cui vivaio sta crescendo decisamente bene e con grandi prospettive per il futuro, si sarebbe fatta avanti per mettere da subito sotto contratto Antonio, anche se al momento non è possibile sapere se ci siano possibilità concrete di vederlo in Formula 1 già dalla prossima stagione. Con l’arrivo in Manor di Esteban Ocon, la posizione di Pascal Wehrlein all’interno dei piani della casa di Stoccarda sarebbe stata ridimensionata, tant’è che in Force India preferirebbero avere il francese in sostituzione di Hulkenberg, nonostante le belle prestazioni messe in atto dal tedesco (vedi la 10° posizione in Austria, ndr). Alcune voci parlerebbero di un “parcheggio” momentaneo del pilota di Martina Franca in DTM, magari al fianco del neo arrivato Edoardo Mortara.

ocon-wehrlein-manor

A questo punto, però, verrebbe da chiedersi: Ferrari, ma cosa aspetti? La mentalità in Formula 1 si sta evolvendo e tutti i top team stanno oramai seguendo la strada lanciata dalla Red Bull, che da sempre si costruisce in casa i campioni di domani (basti pensare ai vari Vettel, Ricciardo, Verstappen, Sainz e via dicendo). Verrebbe da chiedersi, quindi, se sia arrivato il momento di iniziare a scommettere qualcosa di più concreto sui talenti di casa nostra, soprattutto quando ne vale davvero la pena, e Giovinazzi lo sta dimostrando con i risultati in pista. A parte il compianto Jules Bianchi, la Driver Academy non ha ancora prodotto nessun frutto degno del lavoro che è stato svolto, anzi, è stato già regalato qualcosa alla diretta concorrenza: il prossimo anno, infatti, la Williams farà debuttare il 18enne Lance Stroll, che fu scoperto proprio dalla Ferrari e da Luca Baldisserri quando ancora era impegnato nei kart, ma anche lo stesso Sergio Perez preferì la McLaren nel 2013, che gli aveva subito offerto un posto da titolare.

Giovinazzi

Le possibilità per dare una chance a Giovinazzi ci sono e sono anche abbastanza valide, basta solo trovare il coraggio di osare, in un periodo in cui a Maranello sembra regnare la paura di sbagliare. La Haas, che ha dato la sua disponibilità ad aiutare la Ferrari nel far crescere i propri talenti, potrebbe essere un’ottima scuola per Antonio, in grado di prepararlo al grande salto qualora Kimi Raikkonen decidesse di smettere con la Formula 1 tra un anno o due. E’ arrivato il momento di non regalare più nulla agli avversari, di iniziare a ragionare con una mentalità diversa da passato, che voleva a Maranello solo piloti già affermati e magari già titolati. Coraggio.