Sguardo al Passato | Raikkonen e i team radio: un amore nato al primo test in McLaren
13 Dicembre 2017 - 10:22
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Il pilota finlandese, noto per le sue freddure via radio, si rese protagonista di uno spassoso episodio già nel 2001

Tutti i sondaggi condotti dagli esperti del settore hanno incoronato Kimi Raikkonen come pilota più amato dai fan. Il campione del mondo 2007, nonostante non vinca una gara da Melbourne 2013, è sempre nel cuore di tantissimi appassionati di Formula 1. Il talento alla guida, il suo carattere schietto e le sue rare esternazioni in cui dà sempre l’impressione di parlare controvoglia, lo hanno reso celebre e amato in tutto il mondo. E il carattere di Iceman, unito alle tante richieste di collaborazione via radio con gli ingegneri nel corso dei gran premi, hanno spesso regalato agli appassionati delle vere e proprie perle nel corso delle gare.

Che Raikkonen non ami esprimersi via radio è noto a tutti, e gli ingegneri sanno benissimo di non dovergli dare messaggi, a meno che non siano strettamente necessari. Ed è fondamentale pure il momento nel quale Iceman viene contattato. Ne sa qualcosa Andrea Stella, suo ingegnere di pista nel 2009, che si sentì rimproverare per avergli parlato in mezzo a una curva durante le prove libere del GP della Malesia. Ed è del tutto inutile parlare a Raikkonen tanto per parlare, come dimostrato dal pilota finlandese nel GP di Abu Dhabi 2012, che segnò il suo ritorno alla vittoria dopo tre anni. Raikkonen dapprima ha zittito l’ingegnere che continuava a dargli informazioni sui distacchi, dicendogli: “Just leave me alone, I know what I’m doing”. Poi, sotto safety car, gli venne ricordato di scaldare le gomme, e l’allora pilota della Lotus si spazientì: “Yes, yes, yes. I’m doing all the time. You don’t have to remind every seconds”.

 

 

Da lì in poi Iceman ha continuato a regalare emozioni in pista e via radio. Dalle esternazioni contro Perez in Cina e a Monaco nel 2013 ai rimbrotti contro il box a Hockenheim nel 2014 perché era costretto a rimanere in pista con super soft usate. Dalle sfuriate nel 2015 per i doppiaggi, passando per le manovre di Verstappen in Belgio e un volante non installato a Baku, Raikkonen ha sempre fornito degli spunti interessanti nei suoi botta e risposta col suo ingegnere di pista.

Pochi però sanno che già nell’inverno del 2001 Raikkonen aveva mostrato il suo “amore” per i team radio. Il pilota finlandese, reduce da un’ottima annata di debutto in Formula 1 con la Sauber, era appena stato ingaggiato dalla McLaren.La scuderia di Woking, grazie al sostegno della Mercedes,aveva pagato alla Sauber una clausola rescissoria di oltre 15 miliardi di lire per assicurarsi i servigi di Raikkonen, ritenuto da Dennis il sostituto perfetto di Hakkinen, che aveva deciso di prendersi un anno sabbatico. Dopo l’ingaggio, a Raikkonen viene data quasi subito l’occasione di prendere le misure con la McLaren in pista. Il giovane pilota si ritrova così al volante della McLaren MP4-16 in un test privato sul circuito di Silverstone.

Raikkonen realizza subito tempi interessanti. L’ex pilota della Sauber non commette particolari errori, e gira con un passo costante. Il box cerca di comunicare col pilota, contattandolo via radio, ma da Raikkonen non arriva alcuna risposta. Lui continua a girare. Dopo qualche minuto, un ingegnere spazientito gli dice che lo stanno chiamando, e Iceman risponde che ha capito, e che infatti aveva risposto al box. I tecnici affermano di non aver sentito alcuna risposta in radio, e Raikkonen ribatte secco di non aver detto nulla via radio. Gli avevano chiesto se le gomme erano ancora buone, e lui passando sul rettifilo del traguardo ha fatto un cenno di assenso. Lui ha risposto così.

Immagine in evidenza: ©McLaren F1