La Formula 1 sta per andare a correre per la quarta volta nella sua storia in Russia, sul circuito di Sochi, e se la serie vuole avere un weekend senza problemi e sessioni interrotte deve innanzitutto sperare che l’aereo di Vladimir Putin non debba sorvolare i cieli di Sochi nel momento in cui vi è azione in pista.
Già, perché nel caso in cui il presidente russo debba passare col suo jet nei pressi del tracciato, scatterebbe subito un blocco aereo che renderebbe impossibile il volo all’elicottero medico della F1, determinando di fatto l’interruzione di una sessione di prove in corso di svolgimento.
Per quanto possa sembrare assurda una circostanza del genere, già in passato si è verificato un episodio simile, con Putin che ha costretto il DTM a chiudere anticipatamente le qualifiche della prima gara della storia della serie tedesca al Moscow Raceway.
Siamo nell’Agosto del 2013, alla sesta gara della stagione del DTM. Al momento dell’inizio del Q4, fase finale delle qualifiche, la direzione corsa fu costretta a sospendere tutto perché i russi bloccarono lo spazio aereo per consentire il passaggio in sicurezza dell’aereo con a bordo il presidente Putin. L’elicottero d’emergenza della FIA non poteva sorvolare il tracciato, e nonostante non vi fosse la necessità di un suo utilizzo, l’azione in pista fu fermata per l’insussistenza delle condizioni minime di sicurezza, come previsto dal regolamento.
Dopo più di un’ora di attesa, le qualifiche non furono più riprese, e la classifica venne determinata sulla base dei tempi realizzati nella fase precedente, con Rockenfeller che si ritrovò in pole position.