Duelli come quello inscenato da Mattia Pasini e Marco Simoncelli, al Mugello, su un asfalto ormai pregno di pioggia, all’ultimo giro, sulle agili e nervose 250, andrebbe inserito ad imperitura memoria nell’archivio della storia del motociclismo. E qua non si tratta di mero patriottismo, ma di puro e semplice riconoscimento di talento e, se può passare il termine, di profonda goduria nell’assistere a lotte così belle e sportive.
Il cielo è grigio, l’asfalto è bagnato, ci pensano quindi Pasini e Simoncelli ad incendiare l’atmosfera. I due arrivano appaiati all’inizio dell’ultimo giro, con Simoncelli in piena scia a Pasini. Sic tenta l’attacco alla San Donato, forte della estrema velocità di punta. Proprio per questa ragione, però, è costretto ad allargare la traiettoria, consentendo a Mattia di reinserirsi all’interno per qualche secondo. Il raggio della San Donato è però molto ampio: ciò consente a Sic di sfruttare la percorrenza e riaffacciarsi davanti. Nella adiacente Poggio Secco, però, Pasini ha nuovamente il vantaggio della traiettoria, tanto da tornare nuovamente davanti. I due escono appaiati e si fiondano verso la Materassi, dove Sic sfodera una staccata profondissima all’esterno, confezionando e chiudendo il sorpasso alla Borgo San Lorenzo. Siamo quasi a metà giro.
Ora è il turno della Casanova. Pasini sembra distante, quand’ecco che alla Savelli guadagna così tanto da affiancare Sic in piena curva, sfiorandolo, ed evitando il contatto per un nonnulla. Tempo due secondi, e Pasini si infila alla Arrabbiata 1 sfruttando ancora una volta un’accelerazione da paura. All’Arrabbiata 2 avviene il contrario, con Simoncelli che esce meglio, affianca Pasini e perfeziona il sorpasso alla Scarperia. Pasini non ci sta, e con l’ennesima “manata” di gas, si infila alla Palagio, chiudendo la porta stavolta al rivale, tutto sotto lo sguardo attento del più fortunato degli spettatori, Alvaro Bautista, terzo a un secondo abbondante dal duo di testa. Al Correntaio Pasini compie un mezzo miracolo, allungando di almeno mezzo secondo, nonostante la moto si impunti e sbacchetti. Alla seconda delle Biondetti entrambi evitano la grande pozza d’acqua formatasi. Alla Bucine Simoncelli tenta una staccata profonda, allargando però la traiettoria, e arrendendosi definitivamente a Mattia Pasini.