Lewis Hamilton ha un feeling speciale con il circuito cittadino di Montreal. Del resto il circuito intitolato al compianto Gilles Villeneuve è quello nel quale il tre volte campione del mondo ha ottenuto la prima vittoria in carriera, nell’anno del suo debutto in F1 da campione della GP2 Series e in un team prestigioso come la McLaren. Montreal, che presenta diversi rettilinei seguiti da brusche frenate e chicane dai cordoli alti, è un tracciato che ben si addice a un pilota come Hamilton, capace di frenare più tardi rispetto a quasi tutti i suoi colleghi. Hamilton in Canada ha più volte trovato la gloria, visto che per ben quattro volte ha scritto il suo nome nell’albo dei vincitori, ma il pilota della Mercedes in Canada ha anche vissuto dei momenti alquanto difficili, con ruotate, incidenti e difficoltà tecniche.
GP DEL CANADA 2008 – Hamilton, alla guida della McLaren-Mercedes, è leader della corsa davanti alla BMW di Kubica, alla Ferrari di Raikkonen e al sorprendente Rosberg, al volante della modesta Williams-Toyota. Il pilota inglese controlla agevolmente la corsa, ma all’improvviso si ferma in pista la Force India di Sutil, e la direzione corsa manda in pista la Safety Car. In quella stagione, quando entrava in pista la vettura di sicurezza, i piloti non potevano rientrare ai box, e dovevano aspettare il segnale di pit lane aperta. Tutto il gruppo si ricompatta dietro alla Safety Car, e una volta che la pit lane viene aperta, i piloti di testa rientrano ai box per il primo pit stop. Fra questi vi sono Hamilton, Kubica, Raikkonen, Rosberg, Alonso e Massa. I meccanici Ferrari sono velocissimi, e riescono a far uscire dalla piazzola Raikkonen in prima posizione, con Kubica affiancato ed Hamilton terzo.
Raikkonen e Kubica però si fermano in pit lane prima della linea bianca, rispettando il semaforo rosso. Hamilton però non si accorge della luce rossa: scarta violentemente a sinistra per evitare l’impatto con Kubica, ma finisce per tamponare Kimi Raikkonen, al momento suo principale rivale nel mondiale. Lo stesso errore o commette Rosberg, che rompe il muso della sua Williams nell’impatto contro la McLaren. Hamilton e Raikkonen devono ritirarsi, perché le loro vetture sono troppo danneggiate per continuare. Il ferrarista non è contento dell’epilogo del suo gran premio, e richiama l’attenzione di Hamilton indicandogli di guardare il semaforo, che era rosso. In sede di intervista il pilota della McLaren si scusa col finlandese, dicendo però che si era accorto del semaforo rosso. La direzione gara decide di sanzionare Hamilton con dieci posizioni di penalità sulla griglia di partenza nel GP di Francia. Stessa sorte tocca a Rosberg.
GP DEL CANADA 2010 – Le Red Bull sono sempre le vetture da battere al sabato, ma in Canada Hamilton ha una marcia in più, oltre alle gomme super soft contro le medie di Vettel e Webber, e nelle qualifiche si prende di forza la pole position, girando in 1’15.1. Tuttavia Hamilton non ha nel serbatoio benzina sufficiente per rientrare in pit lane e permettere ai delegati tecnici della FIA di effettuare i controlli sulla sua McLaren. Il team ordina quindi al pilota inglese di fermarsi in pista per evitare di essere estromesso dalle qualifiche alle verifiche tecniche. Hamilton si ferma e prova a portare la vettura in pit lane spingendola, ma viene fermato dai commissari. In tarda serata il collegio giudicante emette il suo verdetto: al pilota della McLaren viene comminata una sanzione pecuniaria di 10.000 dollari per essere stato troppo lento nel giro di rientro. La pole invece è salva. Nelle gare successive verrà cambiato il regolamento, e chi si fermerà in pista senza benzina dopo le qualifiche verrà estromesso dalle stesse, a meno che lo stop in pista non sia dovuto a “cause di forza maggiore”. Per ironia della sorte, proprio Hamilton ne pagherà le conseguenze in Spagna, nel 2012, perdendo la pole ottenuta in pista.
GP DEL CANADA 2011 – Dopo un GP di Monaco in cui Hamilton si è reso protagonista di due incidenti, rispettivamente con Massa e Maldonado, il pilota della McLaren vuole a tutti i costi tornare al vertice. Nelle qualifiche Hamilton si piazza quinto, ma la gara si corre sotto una pioggia battente, ed Hamilton va a nozze con quelle condizione climatiche. Purtroppo però Hamilton si rende subito protagonista di un incidente, facendo finire in testacoda Mark Webber alla prima curva dopo la partenza del GP del Canada in seguito al rientro della Safety Car, rimasta in pista per i primi quattro giri.
Hamilton viene passato da Rosberg, Button e Schumacher, ma Button finisce lungo in curva 7, e Schumacher ed Hamilton lo infilano. L’anglo-caraibico prova a passare Schumacher, ma al tornantino del Casinò sbaglia e finisce fuori, facendosi superare dal compagno di squadra Button. Hamilton vuole passare Button e sul rettilineo dei box lo affianca, ma i due si toccano, ed Hamilton finisce contro il muro, rompendo la sospensione posteriore sinistra e dovendosi ritirare. Sebbene la colpa nell’incidente sia di Button, che lo va a stringere completamente verso il muro, in casa McLaren tutto il team è infuriato con Lewis Hamilton per la sua condotta di gara e i suoi continui errori.
GP DEL CANADA 2014 – Si arriva al Gp del Canada con Rosberg leader del mondiale, grazie alla vittoria ottenuta a Monaco, condita da una pole al veleno, visto che il pilota tedesco era finito lungo al Mirabeau nel suo ultimo giro, facendo uscire la bandiera gialla e impedendo a un furioso Hamilton di migliorarsi. A Montreal Rosberg fa segnare la pole, in partenza allarga Hamilton fuori dalla pista e quanto l’inglese lo raggiunge taglia una chicane senza essere penalizzato. Le Mercedes intanto hanno fatto il vuoto, con Rosberg che sembra però riuscire a mantenere la leadership su Hamilton. Ma all’improvviso sulle W05-Hybrid si Rosberg ed Hamilton si rompe l’MGU-K, e il gruppo si rifà sotto. Entrambi i piloti rientrano ai box per il secondo cambio gomme, e complice un pit stop lento sulla vettura di Rosberg, Hamilton lo passa ed è secondo alle spalle di Massa. L’inglese però finisce lungo al Casinò e Rosberg lo passa. Non si tratta però di un errore: l’impianto frenante della Mercedes di Hamilton ha ceduto, e l’inglese deve ritirarsi. Rosberg, con lo stesso problema di Hamilton, riesce invece a chiudere la gara in seconda posizione, superato solo da Ricciardo a tre giri dalla fine. Fonti interne alla Mercedes, come spiegato da Giorgio Piola nel Gp d’Austria, confermeranno poi che Hamilton, nel tentativo di superare Rosberg, aveva spostato la ripartizione della frenata al posteriore, contravvenendo alle indicazioni del team che chiedeva di spostare la frenata tutta in avanti per sollecitare il meno possibile il brake-by-wire.