8 maggio 1982. Una data ben impressa nella mente di tutti i ferraristi e appassionati di motori. Ore 13.52, Zolder, mancavano pochi minuti al termine delle qualifiche del sabato e Villeneuve occupava l’ottavo posto in griglia mentre Pironi aveva il sesto tempo. Ormai in procinto di rientrare ai box, affrontò la chicane alle spalle dei box e successivamente la discesa che immette alla curva Terlamenbocht, la curva del bosco. Improvvisamente si trovò davanti la più lenta March di Jochen Mass, il quale lo vide arrivare e si spostò subito a destra, pensando che il canadese lo superasse a sinistra; Villeneuve, invece, eseguì la manovra opposta, per affrontare la Terlamen all’interno, lungo la traiettoria più veloce, e anch’egli andò quindi verso destra. La collisione fu inevitabile: la Ferrari urtò, con la ruota anteriore sinistra, quella posteriore destra di Mass. La vettura decollò, compì due looping completi per un totale di venticinque metri di volo, sfiorando il guardrail sulla destra.
Il looping successivo portò la monoposto a schiantarsi violentemente a terra, nella via di fuga interna alla Terlamenbocht: l’energia cinetica era tuttavia tale che la vettura venne rilanciata in aria, priva di gran parte dell’avantreno, per poi ricadere circa mezzo metro più in là, in mezzo alla curva. Allorché la macchina rimbalzò sul terreno, uno dei pannelli honeycomb della scocca, posto accanto alla paratia frontale del serbatoio, cedette, trascinando con sé gli attacchi delle cinture di sicurezza: perciò Villeneuve fu proiettato fuori dall’abitacolo con il sedile della Ferrari ancora attaccato a lui, e ricadde malamente al suolo dopo un volo di quasi 50 metri sulla spalla destra, mentre con il corpo strappò la prima rete di protezione, sbattendo poi violentemente il collo su un paletto di sostegno della seconda rete metallica. I rottami della macchina volarono in tutte le direzioni: nella carambola, Villeneuve perse finanche le scarpe, che vennero ritrovate a duecento metri dal luogo dell’incidente, e il casco, che ricadde a cento metri. L’impatto fu fatale.
Sono passati 32 anni dalla morte di Gilles Villeneuve, un pilota unico nel suo genere. L’unico, insieme a Nuvolari, ad essere rimasto nel cuore di Enzo Ferrari. Proprio per l’importanza del pilota e il valore storico che il nome Villeneuve conserva, MotorSport Italia ha deciso di ricordare il pilota canadese con un appuntamento straordinario della propria rubrica Sguardo al Passato. Analizzeremo una delle imprese più grandi eseguite da Gilles, quel Digione ’79 ancora ben impresso nella mente di tutti gli appassionati. L’essenza della F1: la lotta ruota a ruota, il rischio e la voglia di arrivare davanti al proprio avversario, ingredienti da sempre di Gilles Villeneuve.
Il Gran Premio di Francia 1979 è stata l’ottava prova della stagione 1979 del Campionato Mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 1 luglio 1979 sul circuito di Digione, in Francia. Già dal venerdì pre-gara le Renault (vetture turbo-compresse, ndr) si erano delineate come le vetture più veloci del lotto: alla fine della prima giornata di prove ufficiali, infatti, Jabouille risultò essere il pilota più veloce con il tempo di 1’07″410, solo cinquantasei centesimi più rapido del suo compagno Arnoux (1’07″960). Il risultato fu confermato anche nella seconda giornata di prove ufficiali, quando Jabouille abbassò i propri tempi. Villeneuve tirò fuori una grande prestazione in qualifica, riuscendo a scendere sotto il piede dell’ 1’08”, prestazione però non sufficiente per la prima fila. Le previsioni dicono dominio Renault in gara, sarà così? Non proprio.
RISULTATI QUALIFICA TOP 7 GP FRANCIA 1979
Pos | # | Pilota | Costruttore | Tempo | |
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1 | 15 | Jean-Pierre Jabouille | Renault | 1’07″19 | |
2 | 16 | René Arnoux | Renault | 1’07″45 | |
3 | 12 | Gilles Villeneuve | Ferrari | 1’07″65 | |
4 | 6 | Nelson Piquet | Brabham Alfa Romeo | 1’08″13 | |
5 | 11 | Jody Scheckter | Ferrari | 1’08″15 | |
6 | 5 | Niki Lauda | Brabham Alfa Romeo | 1’08″20 | |
7 | 27 | Alan Jones | Williams Ford Cosworth | 1’08″23 |
La gara si aprì col testacoda di Jacky Ickx, azione che costrinse il pilota bega a usare il muletto. Inoltre si registro la protesta del tedesco Sturk, ritiratosi per protesta dalla gara dopo che il direttore tecnico della scuderia accusò la Goodyear di non fornire al team mescole competitive.
Al suo posto corse Elio De Angelis, primo dei non qualificati. Gilles Villeneuve eseguì una gran partenza e riuscì a passare in testa prima della prima curva. Dietro di lui Jabouille, Scheckter, Piquet e Jarier. Pessima partenza invece per René Arnoux che si ritrovò in nona posizione dopo essere partito dalla prima fila. Il pilota francese fu comunque autore di una gran rimonta nei primi giri: passò Jones al terzo giro, poi Lauda, Jarier e Piquet. All’undicesimo giro si ritrovò già in quarta posizione dietro a Jody Scheckter. Il sudafricano resistette agli assalti del francese fino al quindicesimo giro. Da notare il ritiro di Lauda al ventitreesimo giro per un testacoda. Mentre Scheckter continua a perdere posizioni (prima su Piquet e poi su Jones), la classifica adesso vede al comando Villeneuve sulle due Renault. Il passo delle Renault risultò molto più competitivo rispetto a quello della Ferrari di Villeneuve e così al giro quarantasette Jabouille eseguì il sorpasso sul pilota della Ferrari, guadagnandosi la testa della corsa. Al giro cinquantatré la Brabham di Piquet fu costretta al ritiro.
Jabouille riuscì a mettere un buon vantaggio tra lui e il canadese della Ferrari, con quest’ultimo che cominciò ad accusare alcuni problemi ai freni. René Arnoux, che si trovava proprio alle spalle di Villeneuve in terza posizione, cominciò a recuperare terreno, arrivando negli scarichi della Ferrari poco prima del terzultimo giro. Il passo della Renault risultava più efficace, anche se la Ferrari riusciva a difendersi sul tratto misto (il motore turbo della Renault rendeva la vettura francese molto più competitiva sul dritto). Le speranze di arrivare secondo sembravano sempre più diminuire per il canadese e quando Arnoux tentò il sorpasso, il terzo posto sembrò quasi una chimera per Villeneuve. Peccato che non accadde nulla di tutto questo: Arnoux e Villeneuve misero in scena gli ultimi tre giri più belli della storia della F1. I due infatti non si risparmiarono ed effettuarono gli ultimi giri della corsa fianco a fianco, un duello fisico ricco di sportellate e contro sorpassi. La vittoria di Jabouiolle passò quasi in secondo piano dato in quel momento tutta la concentrazione dei tifosi era rivolta a quella sfida assolutamente epica. Alla fine prevalse Villeneuve per soli 14 centesimi.
Jean Pierre Jabouille conquistò la prima vittoria in F1. Inoltre fu la prima volta che una vettura francese, guidata da un francese e che montava pneumatici francesi conquistò il gradino più alto del podio in una gara di F1. Fu anche la prima vittoria di un motore turbo-compresso e la prima della casa francese Renault. Era dal GP d’Olanda del 1971 che il podio non veniva monopolizzato da tre vetture di scuderie che, oltre al telaio, costruivano in proprio anche il motore (Renault e Ferrari). Nonostante tutti questi record, la gara di Digione è ricordata per quella battaglia epica, battaglia entrata nel cuore di tutti i tifosi.
René Arnoux a fine gara dichiarò: “La gente si impressiona perché non è abituata a vedere certe scene. Chi assiste alle gare di Formula 2 e 3 non si sorprende per certi sorpassi, per queste situazioni definite da brivido. Il rischio è sempre abbastanza calcolato. Quando capita qualche incidente è perché c’è un imprevisto, per un errore o perché la macchina si guasta. Le nostre vetture sono costruite apposta per andare forte, per frenare rapidamente e per tentare sorpassi al limite”.
Salut Gilles…
RISULTATI GP FRANCIA 1979 – TOP 6
Pos | # | Pilota | Costruttore | Tempo/Ritiro | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 15 | Jean-Pierre Jabouille | Renault | 1h35’20″42 | |||
2 | 12 | Gilles Villeneuve | Ferrari | +14″59 | |||
3 | 16 | René Arnoux | Renault | +14″83 | |||
4 | 27 | Alan Jones | Williams Ford Cosworth | +36″61 | |||
5 | 4 | Jean-Pierre Jarier | Tyrrell Ford Cosworth | +1’04″51 | |||
6 | 28 | Clay Regazzoni | Williams Ford Cosworth | +1’05″51 |