Melbourne è stato il teatro della prima qualifica della nuova stagione di Formula 1 che come ogni anno, a partire dal 2014, ha visto Lewis Hamilton conquistare la pole position del Gran Premio d’Australia. Il pilota inglese, fermando il cronometro sul tempo di 1:20.486, ha registrato sia il nuovo record del circuito australiano sia l’ottava partenza al palo in questo evento. Il cinque volte campione del mondo inizia il mondiale 2019 eguagliando il primo record, quello di maggior numero di pole conquistate sullo stesso circuito, raggiungendo a quota 8 Ayrton Senna (Imola) e Michael Schumacher (Suzuka).
La grande prova di forza della Mercedes è confermata dalla prima fila di Valtteri Bottas, molto vicino al suo compagno di squadra. Se dapprima aveva rifilato mezzo secondo al team mate, nel primo tentativo (errore per l’inglese alla penultima curva, ndr), nel secondo non è riuscito ad avere la meglio restando però vicino, con un gap di appena 112 millesimi.
Ferrari demolita in questa prima qualifica dell’anno. Se dalle previsioni la SF90 sembrava poter essere migliore della concorrenza, così non è stato nella giornata di oggi. La miglior Rossa è stata quella di Sebastian Vettel che paga 704 millesimi di ritardo dal battistrada. Il tedesco si è appropriato del terzo posto, precedendo di circa un decimo Max Verstappen, il quale ha strappato la seconda fila a Charles Leclerc all’ultimo istante. Il monegasco non è stato autore di una buona prestazione, infatti è a due decimi e mezzo dal compagno di box e per questo dovrà partire dalla quinta posizione.
Dietro al pilota Ferrari le due Haas con Romain Grosjean e Kevin Magnussen nell’ordine. Ottava posizione per uno strabiliante Lando Norris, unico pilota motorizzato Renault a entrare nella top ten. La prestazione del debuttante inglese è evidenziata ancora di più dall’uscita di Carlos Sainz al termine della prima manche. A dieci millesimi dal rookie c’è il ben più esperto Kimi Raikkonen con la prima delle Alfa Romeo. A chiudere la classifica del Q3 Sergio Perez, autore di un’incredibile prestazione con la sua Racing Point.
Il Q2 ha decretato l’eliminazione di uno dei team più attesi, ovvero la Renault, e del suo pilota di punta, nonché rappresentante di casa in questa gara, Daniel Ricciardo. Il team francese è stato eliminato dalla sessione con Hulkenberg 11° e Ricciardo 12°. L’australiano paga solo otto millesimi dal tedesco, mentre entrambi sono rimasti fuori dalla fase finale per appena 30 e 38 millesimi rispettivamente. Buon esordio per Alex Albon in 13a piazza, il quale regola l’altra Toro Rosso di Daniil Kvyat giunto 15°. Tra i due si è insinuata la seconda Alfa Romeo, quella di Antonio Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca ha commesso qualche errore di troppo nel Q2 che gli ha impedito di replicare il tempo del Q1 e di tentare di raggiungere Raikkonen nel Q3.
Il vero colpo di scena della giornata è stato Pierre Gasly eliminato al termine della prima sessione. Il francese al debutto in Red Bull non è riuscito ad andare oltre il 17° posto, non passando così la tagliola per soli 54 millesimi. Davanti a lui si è piazzato, per 3 millesimi, Lance Stroll. Deludente anche Carlos Sainz solo 18°. Decisamente arretrate le Williams di Russell (19°) e Kubica (20°). I due hanno chiuso con un ritardo di 2.3 e 4.0 secondi rispettivamente dall’1:22.017 fatto registrare da Charles Leclerc nella prima fase. Per fortuna del team di Grove, entrambe le vetture sono all’interno del 107%, anche se la vettura più vicina (Sainz, ndr) è a ben 1.3 secondi.