Tra dieci giorni avrà ufficialmente inizio la W Series, categoria automobilistica riservata alle donne che scatterà nel weekend 4-5 maggio in Germania, ad Hockenheim. Una vetrina particolarmente interessante per tante ragazze che hanno intenzione di dimostrare di essere competitive e di meritare un’occasione importante anche nelle serie più prestigiose quali Formula 1 e WEC.

L’mportante risonanza mediatica per una maggiore considerazione delle donne nel mondo del motorsport, unita al lancio della W Series, è stata però oscurata in queste ore dalle dichiarazioni di Helmut Marko. Il talent scout della Red Bull è finito al centro della scena per aver affermato di ritenere la Formula 1 uno sport prettamente maschile. Secondo l’ex pilota austriaco, lo sforzo fisico necessario per guidare su ottimi livelli una monoposto di Formula 1 non è compatibile con le caratteristiche fisiche del corpo femminile.

W Series/Official Twitter

“La Formula 1 richiede uno sforzo fisico enorme, e questo forse è troppo difficile e probante per le donne – ha dichiarato Marko al giornale austriaco Kleine Zeitung – Guidare a 300 km/h e lottare ruota a ruota comporta anche la necessità di essere brutali, e non so se questo sia nella natura femminile. Ora ci sono dei freni molto efficienti, ma richiedono comunque una forza fisica importante. Nell’abitacolo il pilota è chiuso e si trova temperature di 40-50 gradi, con i cavi caldi che passano vicino al corpo. Abbiamo visto i piloti migliori quasi svenire a Singapore, e penso che lo sforzo fisico sia troppo elevato (per le donne, ndr). All’interno di una Formula 1 bisogna sentirsi perfettamente a proprio agio, e serve essere incredibilmente forti di spalle. C’è una richiesta di sforzo fisico enorme in Formula 1, e per me è troppo elevata per le donne. Per caso nel tennis avete mai visto Serena Williams giocare contro Novak Djokovic?”