La Verizon IndyCar Series continua a raccogliere consensi, e il piano di lungo corso della serie iniziato quest’anno con l’introduzione di un kit aerodinamico uguale per tutti e poco costoso ha attirato l’interesse di potenziali nuovi team. Già quest’anno la categoria ha potuto contare su due nuove squadre presenti full time nella serie, l’Harding Racing e il Carlin Racing, e ha accolto con piacere anche l’impegno part time di due piccole realtà come Juncos Racing e Shank Racing, quest’ultimo struttura satellite dello Schmidt-Peterson. L’inversione di tendenza rispetto al passato potrebbe continuare anche nel 2019, e a Indianapolis qualche team manager ha già avuto dei colloqui coi vertici della IndyCar riguardo un possibile ingresso nella categoria.
Il team che ha mostrato il maggiore interesse per un impegno in America è Scuderia Corsa. La struttura di Giacomo Mattioli quest’anno partecipa alla 500 Miglia di Indianapolis gestendo per conto del Rahal Letterman Lanigan la monoposto dello spagnolo Oriol Servia, ed è seriamente intenzionata a far sì che questa gara sia l’inizio di un lungo cammino in IndyCar.
“Sarebbe una prospettiva pazzamente bella, e ci stiamo lavorando – ha confidato Mattioli a Racer.com – In questo momento direi che c’è il 50% di possibilità di essere presenti full time nella prossima stagione. Non siamo ancora certi di farcela, ma le trattative sono molto avanti. Ci piacerebbe tantissimo aggiungere la IndyCar alla nostra programmazione. Vogliamo proseguire il nostro impegno nel Ferrari Challenge e nelle gare GT con la Ferrari, ma sarebbe bello avere anche un programma in IndyCar. Noi ci stiamo provando. Per il momento non posso aggiungere altro, ma speriamo che si concretizzi tutto”.