Quando si parla del binomio Schumacher-Ferrari si entra in una dimensione del tutto particolare, quella del sogno, del mito, della leggenda. Tutte parole da pelle d’oca, soprattutto per tutti quei tifosi ferraristi e appassionati di Motorsport che hanno vissuto tutti i momenti più entusiasmanti a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, ma indubbiamente legati a un passato che si allontana sempre di più.
Eppure la possibilità di rivedere questo binomio nel futuro non è poi così remota. L’erede del grande Michael, il 16enne Mick Schumacher, sta facendo parlare molto bene di sé, non solo per essere il figlio di un sette volte campione del mondo di Formula 1.
Nel 2015 Mick ha fatto il suo debutto in Formula 4 Abarth con discreti risultati e il 2016 potrebbe essere l’anno giusto per iniziare seriamente a mettersi sulle orme del padre, dimostrando di non sentire troppo il peso dalla pesante eredità ricevuta. Per fare ciò ha scelto di correre con il team italiano Prema Powertrain, molto vicino alla Ferrari, rifiutando l’offerta della Van Amersfoort Racing, team con cui ha debuttato la scorsa stagione, e dell’HTP Team diretto dallo zio Ralf, anch’esso vecchia conoscenza della Formula 1.
Qualora dovesse concretizzarsi il passaggio nella Ferrari Driver Academy, Mick Schumacher prenderebbe il posto di Lance Stroll, giovane talento canadese passato alla Williams in veste di collaudatore, sotto la guida di Massimo Rivola, che a sua volta ha rimpiazzato Luca Baldisseri alla gestione dell’Academy dopo il suo passaggio nel team di Grove.