Ieri si è assistito ad uno spettacolo indecoroso a Silverstone. Le Pirelli, per ben cinque volte su cinque vetture diverse, sono esplose in piena velocità. Robe del genere sono ingiustificabili e pericolosissime per la salute innanzitutto dei piloti. Stava per farne le spese Kimi Raikkonen, che dopo lo scoppio della posteriore di Vergne, è stato colpito da pezzi di gomma che si distruggevano dalla Toro Rosso che aveva davanti. Fortunatamente nessuna conseguenza per il finlandese e per i piloti a bordo delle vetture “scoppiate”.
Oggi ha preso la parola Adrian Newey, che intervistato da Autosport ha espresso un suo parere bene o male condivisibile. Secondo Newey la colpa non sarebbe tanto delle Pirelli, ma delle squadre che si sono opposte al cambiamento dopo Bahrain e Barcellona, passando al kevlar (siamo dell’idea che possano essere Ferrari, Lotus e Force India): “Durante questa stagione ci sono stati parecchi problemi agli pneumatici, è sotto gli occhi di tutti, momento davvero difficile e triste per la Formula 1. La Pirelli però aveva proposto una nuova soluzione, optando per una costruzione differente, provata a Montreal. Alcune squadre però credevano che quelle nuove gomme potevano favorire la concorrenza, e questa negligenza ha generato quello che si è visto ieri, mettendo a rischio anche la salute e l’incolumità dei piloti.”
C’è chi ha dato la colpa ai cordoli, specialmente quello della curva 4 (Dove ha scoppiato Massa per intenderci). Vorremmo ricordare come in GP2 e GP3 non ci siano stati problemi del genere, anche se in GP2 c’è stata una foratura, ma per colpa di un pezzo della Caterham rimasto in pista. E soprattutto, come mai tutto ciò è successo in gara e non durante i long run del Venerdì e del Sabato? Crediamo che le squadre non abbiano tenuto conto delle raccomandazioni Pirelli sotto l’aspetto della pressione e del gonfiaggio. Infatti dopo lo scoppio di Vergne, notiamo come in Red Bull e Ferrari i meccanici abbiano apportato alcune modifiche alle gomme da usare nei run successivi. Speriamo che Pirelli, Federazione e Squadre si mettano d’accordo nella giornata di Mercoledì, ne va della salute dei piloti.