Dopo le dichiarazioni di Ecclestone, che ha messo in serio pericolo il futuro di Monza in F1, l’Autodromo brianzolo torna nuovamente alla ribalta, ma ancor più in negativo.
La Guardia di Finanza monzese ha infatti sequestrato tre milioni di euro all’ex dg della Sias (società che gestisce l’impianto) Enrico Ferrari e al componente del Cda di Monza Claudio Viganò. L’accusa nei loro confronti è di false fatturazioni, fatturazioni inesistenti, stipulazione di contratti in nero. Ferrari è anche ritenuto colpevole di peculato e corruzione.
Questo sequestro di denaro, beni e conti corrente, accordato dal gip del Tribunale di Monza, è il culmine di un’indagine in atto dal 2012, in seguito ad un esposto di Paolo Guaitamacchi, ex Presidente Sias che subentrò a Viganò. Pare che al centro delle false fatturazioni ci sia proprio l’evento del Gp di Monza. L’accusa sostiene che vi siano state delle irregolarità nella gestione dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti per assistere al weekend di F1.