Ad Assen è Sylvain Guintoli a conquistare la vittoria in Gara1, approfittando dell’esposizione della bandiera rossa in seguito alla presenza di olio in pista a 5 giri dal termine. Tom Sykes, secondo, ha tentato inutilmente di raggiungere il francese dell’Aprilia solo dopo aver perso tempo prezioso per liberarsi del duo composto da Loris Baz e Jonathan Rea, giunti nell’ordine 3º e 4º al traguardo. Quinta posizione per Toni Elias, con la Aprilia RSV4 del Team Red Devils Roma, davanti ad un opaco Marco Melandri. Niccolò Canepa, 10°, è il vincitore della classe “EVO” con la Ducati 1199 Panigale R dell’Althea Racing mentre una caduta al primo giro ha tolto dalla gara Davide Giugliano. Eccellente prova di Ayrton Badovini sulla Bimota del team Alstare, 11°, mentre Luca Scassa chiude al 12° posto e Claudio Corti al 14°.
Gara 2 flagellata dalle avverse condizioni meteo. Posticipata a più volte la corsa è stata ridotta a soli 10 giri ed ha visto trionfare Jonathan Rea sulla Honda CBR1000RR Fireblade. Il pilota inglese ha amministrato il vantaggio accumulato nelle prime fasi di gara ed ha preceduto il connazionale Alex Lowes sulla GSX-R del Crescent Suzuki, al primo podio in carriera nel Mondiale. Terza la prima Ducati, quella di Davide Giugliano, a lungo in lotta con Marco Melandri giunto poi sesto per un errore nel finale. Giù dal podio le Kawasaki di Tom Sykes (4°) e del poleman Loris Baz (7°). Sylvain Guintoli, nono dopo una caduta, è ora secondo in classifica con 96 punti, 12 in meno della ZX-10R di Sukes. Tante le cadute. Tra i piloti fuori dai giochi i nostri Claudio Corti, Alessandro Andreozzi e Ayrton Badovini. Niccolò Canepa (Althea Racing) chiude al 10° posto e vince la classe EVO mentre Luca Scassa e Michel Fabrizio terminano in zona punti.