Perentoria vittoria di Tom Sykes in gara1 a Misano. Il pilota inglese ha disputato una gara perfetta girando con un ritmo insostenibile, ottenendo tempi non lontani dai crono da qualifica. Nonostante un polso in disordine dopo Sepang, Sykes con questa vittoria rafforza la sua leadership in Campionato portando il suo vantaggio su Sylvain Guintoli a 27 punti, oggi quarto, e 36 su Loris Baz. Il francese del team Kawasaki ufficiale ha completato il trionfo della casa di Akashi conquistando il secondo gradino del podio mentre terzo ha chiuso Marco Melandri, mai capace di insidiare i due esponenti del team KRT.
Allo start è Toni Elias a girare in testa alla prima curva. Alle spalle dello spagnolo ci sono Tom Sykes, Sylvain Guintoli e Loris Baz. Nel corso del primo giro il leader del mondiale si libera di Elias mentre Guintoli effettua un lungo e perde una posizione. Al secondo passaggio Elias precipita in settima posizione dopo una serie di errori. Le due Kawasaki precedono le Aprilia di Guintoli e Marco Melandri attaccati a loro volta dalle Ducati di Giugliano e di Chaz Davies. Al quarto passaggio il tandem KRT allunga e porta il vantaggio su Guintoli a due secondi. Al 6º giro Sykes è il più veloce in pista mentre Davies supera Giugliano e Alessandro Andreozzi scivola in curva 1. Tra le Evo grande battaglia tra Niccolò Canepa, David Salom e Ayrton Badovini. Guintoli perde terreno da Melandri e la Ducati #7 al 9º giro guadagna la quarta posizione ai danni del francese. Al 13º passaggio ritiro per la Suzuki di Alex Lowes mentre Sykes mantiene un passo insostenibile per gli avversari, rifilando quasi 2 secondi a Baz e 7 a Melandri insidiato da Davies. A 5 giri dal termine Giugliano viene raggiunto e scavalcato dalla coppia formata da Elias e Jonathan Rea. Le posizioni si delineano e la gara termina senza particolari emozioni con Sykes vincitore incontrastato davanti a Baz, Melandri, Davies e Guintoli. Salom vince tra le Evo davanti a Badovini 12º assoluto. Canepa chiude 13º precedendo Corti, 14º, e la wild card Ivan Goi, 15º. Fuori dai punti l’esordiente Riccardo Russo, 17º con la Kawasaki del team Pedercini.
Foto di Andrea Bonora