Grandi attese erano riposte da team e piloti sul secondo round del Mondiale Superbike ad Aragon. Alla vigilia della gara Honda è alla ricerca di un giusto setup di elettronica, BMW è incerta sulle condizioni della spalla di Melandri, Suzuki dovrebbe avere un nuovo motore, Kawasaki è in attesa del pieno recupero di Sykes, Ducati è in pista per disputare la prima vera gara di stagione e Aprilia è desiderosa di confermarsi leader del Campionato. Molte le attese, poche conferme e molte delusioni.
Chaz Davies 10 Il pilota della BMW coglie una splendida doppietta. L’inglese sin dalla scorsa stagione ha dimostrato di trovarsi molto bene sul circuito spagnolo. Gara1 è stata conquistata con un pizzico di fortuna, gara2 con un passo inavvicinabile per gli avversari. Davies ora è atteso ad una conferma, se riuscirà ad essere più costante potrà lottare per il Campionato.
Sylvan Guintoli 9 Il francese sta sfoderando la sua esperienza, mai sopra le righe e senza eccessivi rischi (solo un lungo in gara1). Due secondi posti sono oro, vista l’alternanza degli avversari e il weekend nero del suo compagno di squadra. L’Aprilia rimane ancora la moto più bilanciata e il francese sa come farla rendere al massimo.
Marco Melandri 6,5 Weekend difficile per il ravennate. Al sabato lotta con il chattering, la domenica stravolge l’assetto e in gara1 disputa una ottima prova giungendo terzo (con un pò di fortuna). In Gara2 si perde e non è più incisivo come in mattinata. Davies lo surclassa.
Davide Giugliano 6,5 Come sempre grintosissimo il romano non si perde d’animo. In gara1 rimane a secco di benzina a poche curve dal suo primo podio stagionale, nella seconda prova ottiene un ottimo piazzamento che fa morale.
Eugene Laverty 5 Un po’ la sfortuna, un po’ un suo errore, torna a casa con un doppio zero che ai fini del Campionato potrebbe risultare pesantissimo. Probabilmente era il pilota Aprilia più veloce in pista ma se in gara1 la moto di Noale lo ha abbandonato dopo 4 giri, in gara2 pesa come un macigno la scivolata al primo giro.
Johnatan Rea 6 Di incoraggiamento. In fin dei conti non è andata poi tanto male, viste le difficoltà di Honda di mettere in ordine l’elettronica della CBR. Buona la gara1, inesistente in gara2.
Loris Baz 5,5 Il longilineo pilota francese disputa una gara1 anonima mentre in gara2 ha un ottimo passo ma il pasticcio al via, con lo spegnimento della moto dopo aver visto una presunta bandiera rossa, lo priva di una posizione che poteva essere a ridosso del caposquadra.
Suzuki 5 Eterna incompiuta, disputa con Cluzel una discreta gara2 ma il solo francese non basta a trovare la retta via. Camier subito fuori dai giochi. Speriamo che l’inglese si riprenda presto dall’infortunio al ginocchio occorsogli nelle prove, in Suzuki hanno bisogno di lui.
Michel Fabrizio 4 L’Aprilia meno competitiva è quella del Team Red Devils. Michel non gradisce la pista ma questo è un brutto risveglio dopo l’ottima prova del romano in Australia.
Ducati 4 Siamo molto lontani dalla concorrenza. Oggi il team è a Jerez per fare altri test ma il ritardo di preparazione è evidente. Vuoi perché il team nell’inverno ha girato pochissimo, vuoi perché la moto è nuova e non facile da gestire, fatto sta che dopo la Pole di Checa in Australia avevamo sperato di rivedere una Ducati almeno nella top5. Rimandata ad Assen.