SBK: il Pagellone di metà Campionato 2013
05 Agosto 2013 - 15:09
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970170_554880161214788_229725250_nSylvain Guintoli: Stagione molto concreta quella del francese. Sempre tra i primi e sempre in zona punti. Sfrutta molto bene la sua Aprilia (voto 9), indubbiamente la moto che meglio si adatta ad ogni tipo di pista. L’unica cosa che manca è la vittoria: l’ultima volta che l’abbiamo visto sul gradino più alto del podio è stata in Australia, una vita fa. In velocità pura non sarà in cima alla lista, ma la sua esperienza lo tiene sempre in testa al Campionato, anche con una spalla in disordine. Voto:9

Tom Sykes: Velocissimo sul giro secco, come già lo scorso anno, Sykes ottiene 6 Superpole su 9 round. E’ partito con i favori del pronostico e questo sembra renderlo meno sereno del 2012. Inizia un pò in sordina a causa di un infortunio ma poi mette a segno due doppiette perentorie a Imola e Donington. La Kawasaki (voto:8,5) è cucita su di lui e Tom sa essere irraggiungibile anche in gara, quando vuole. Voto:8

Eugene Laverty: Potrebbe essere comodamente in testa al Campionato. La velocità non gli manca e la moto neppure, ha il solo difetto, a volte, di non stare in piedi. Problema grosso soprattutto quando si gettano via interi weekend come ad Aragon o lo scivolone di Mosca. L’irlandese ha grinta da vendere e potrebbe essere lui la sorpresa della seconda parte di stagione. Voto:7

1148853_554880151214789_236741473_nMarco Melandri: Inizio stagione sofferto per “Macio”. La spalla non gli ha dato tregua per tutto l’inverno e l’operazione, dopo la gara dell’Australia, ha risolto un problema che andava avanti da fine 2012. La BMW (voto 7,5)  non sembra molto facile da adattare ad ogni pista ed il ravennate  fa il possibile anche se a volte sembra annaspare. L’annuncio della casa bavarese di ritirarsi ufficialmente dal Campionato non aiuterà Marco a trovare la giusta concentrazione, sarà un finale di stagione non facile. Voto:7

Chaz Davies: L’inglese di casa BMW strappa una doppietta ad Aragon nel secondo round. Si grida al nuovo talento che batte il suo compagno di squadra Melandri ma poi anche lui non trova più il bandolo della matassa e si perde nelle posizioni giù dal podio. Miglioramenti a Mosca e Silverstone, dove torna ad essere veloce più sull’asciutto che sul bagnato, forse motivato da un contratto che per il 2014 ancora non c’è. Voto:6,5

IMG_0999Loris Baz: Ci si aspettava di più dal francese. La vittoria di Silverstone avviene in circostanze particolari e non può far dimenticare che guida una delle moto più competitive. E’ giovane ma ormai ha un anno di esperienza e si attende un salto di qualità che lo porti nelle parti alte della classifica con più continuità. Poche volte è stato davanti a Sykes, troppo poche. Voto:5,5

Jonathan Rea: Forse l’inglese non vincerà neanche un Campionato (non glielo auguriamo, sia chiaro) ma Rea è un pilota che merita una moto più competitiva. Sono ormai diverse stagioni che lo vediamo fare dei numeri incredibili per tenere il passo degli altri con una Honda (voto:4) che ad inizio stagione non andava neanche in rettilineo per via della nuova elettronica. Jonathan può sfruttare solo alcune condizioni particolari e a volte non sa contenersi neppure in quelle. In qualunque categoria correrà la prossima stagione saprà dare spettacolo. Voto:6,5

1004091_578142995570665_90538661_nCarlos Checa: Spariamo sulla croce rossa. La parola giusta è disastro. Levata la pole in Australia, che aveva illuso tutti, e la prima fila di Silverstone, altro non c’è: solo manciate di secondi accumulati ad ogni gara. Una Ducati( voto:3) così è dolorosa da vedere per chi ama questa serie. Ad aggiungere sfortuna a sfortuna ci si mettono infortuni dei piloti, pioggia nei test invernali e “disguidi” tra Ducati e team Alstare. Voto 4,5

Parliamo degli altri italiani, iniziando da Davide Giugliano (voto 6) tanto veloce quanto falloso. Il romano deve calmarsi, soprattutto in gara. Ottimo il podio ad Imola ma poteva e doveva ottenerne altri, come ad esempio in Russia, dove partiva dalla pole. Discorso inverso per Michel Fabrizio (voto 5) che parte in Australia con un podio. Sembra essere l’anno buono con un mezzo capace di lottare anche con gli ufficiali, invece si perde per strada. 575770_498733133515610_1649031842_nTanti piazzamenti ma nessuno spunto particolare. Al di là se il team abbia o meno problemi finanziari non è stata una prima parte di stagione positiva, questo è chiaro. Ayrton Badovini (voto 5,5) inizia la stagione con un gran botto a Phillip Island. Prime gare compromesse, moto complicata e sconosciuta ma lentamente il pilota di Biella progredisce. Migliora la sua affinità con la Panigale e gli ultimi piazzamenti fanno ben sperare per una seconda parte di stagione in crescendo. Federico Sandi e Vittorio Iannuzzo meritano la sufficienza entrambi. Stanno facendo un gran lavoro con quello che hanno. Non vogliamo denigrare il lavoro del team Pedercini e del team Grillini, ci mancherebbe altro, portano in pista sempre grande professionalità e passione ma contro le corazzate ufficiali il distacco aumenta ad ogni gara. Comunque bravi. Avremmo voluto far rientrare in questa pagella anche Ivan Clementi ma la sua stagione si è conclusa anticipatamente per la chiusura del programma dell’HTM Racing. Il marchigiano si è anche ben comportato quando è sceso in pista ma poi sembra che alcuni mancati pagamenti abbiano fatto chiudere il programma al team….

935026_10200489633557517_1872884324_nE qui parliamo di DORNA: Il cambiamento dagli organizzatori spagnoli è arrivato. Non sappiamo chi ne abbia giovato, visto che lo schieramento conta solo 18 moto, due team hanno chiuso prima di metà stagione, sostegno ai piccoli team non si è visto, è stato fatto correre un team che aveva e ha lasciato debiti in ogni parte del mondo, il calendario della stagione in corso è ancora in bilico (salterà l’India) e quello del prossimo anno ancora non sia sa (nemmeno una bozza), un team ufficiale ha annunciato il ritiro (e forse un altro lo farà) e il regolamento del 2014 non è stato ancora definito. Voto:0 spaccato