Il Mondiale Superbike si è concluso domenica scorsa in Qatar con l’affermazione di Sylvain Guintoli e dell’Aprilia. Il pilota francese è stato autore di una seconda parte di stagione davvero fenomenale, aggiudicandosi ben 9 podi nelle ultime 10 gare. Grazie a 3 vittorie e ben 6 secondi posti negli ultimi 5 round, l’alfiere della Casa di Noale è riuscito ad aggiudicarsi il Titolo 2014 con appena 6 punti di vantaggio su Tom Sykes.
Autore di ben 8 successi nel corso del Campionato, “The Grinner” ha raccolto lo stesso numero di podi del suo avversario, 16, ma con un solo secondo posto (ad Assen in gara1) e ben 7 terzi. Discorso inverso per ciò che riguarda le pole position dove Sykes ha dominato con 5 partenze al palo (su 12) contro le 2 del rivale.
Considerando ancora una volta gli ultimi 5 appuntamenti del 2014, si nota chiaramente quanto Guintoli sia stato un vero e proprio “animale da gara”: partito una sola volta in prima fila contro le 3 pole position di Sykes (Portimao, Laguna Seca e Magny Cours), il francese ha piazzato ben 8 volte su 10 la sua RSV4 davanti alla Kawasaki del Campione del Mondo uscente.
Presentatosi con un ritardo di 44 punti a 3 round dal termine (Jerez, Magny Cours e Losail), il 32enne di Montelimar ha potuto sfruttare l’eccellente lavoro eseguito dal team factory Aprilia, in trionfo per la quarta volta in 5 anni. Nelle ultime sei gare la Casa di Noale ha lasciato le briciole agli avversari conquistando tutte le manche (3 con Marco Melandri, 3 con Sylvain Guintoli e ben 4 doppiette consecutive) e recuperando un distacco di 24 lunghezze sulla Kawasaki, diventato un +37 sotto la bandiera a scacchi di Losail.