Il 2018 sarà quasi certamente un anno di rivoluzione per la Sauber. La scuderia svizzera, infatti, è seriamente intenzionata a cambiare il suo fornitore di motori, interrompendo una collaborazione con Ferrari che va avanti dal 2010 (senza contare il periodo precedente tra fine anni ’90 e inizio anni 2000, prima della cessione alla BMW, ndr).
Nella prossima stagione, infatti, sulle C36 di Ericsson e Wehrlein saranno montate le Power Unit 2016 del Cavallino Rampante, sulla base della stessa politica utilizzata dalla Toro Rosso proprio lo scorso anno. Questa soluzione è un degli indizi più evidenti della volontà di rinnovamento all’interno del team di Hinwil.
Inoltre, qualche tempo fa, vi avevamo riportato una possibile trattativa tra la Sauber e la Honda (Approfondimento), motorista giapponese che attualmente fornisce in esclusiva la McLaren e che è alla ricerca di un secondo team cliente, molto utile nella comparazione delle prestazioni e nello sviluppo dell’unità motrice.
Il recente addio della Manor, che ha definitivamente chiuso i battenti della Formula 1, potrebbe rimescolare completamente le carte in tavola. La scuderia britannica, infatti, era equipaggiata da Power Unit Mercedes e il suo ritiro dal Circus apre alla Sauber la possibilità di passare a una motorizzazione tedesca, ricomponendo il binomio del 1994 (seconda stagione del team rosso-crociato in Formula 1, ndr). La scelta di Pascal Wehrlein come secondo pilota per la stagione 2017 potrebbe essere interpretata e motivata in tal senso.
Tuttavia, nessuna decisione definitiva è stata presa dai vertici del team, che sta valutando tutte le possibili soluzioni entro la data limite imposta dalla FIA per comunicare la motorizzazione 2018, ovvero il 15 maggio.