Nel quartultimo round della Formula E è Sam Bird a cogliere il primo successo sulle sponde del fiume Hudson, con lo skyline di New York a fare da suggestivo panorama a questo ePrix sulla costa atlantica degli USA. Il pilota inglese della DS Virgin è stato assoluto protagonista tra le strette curve ricavate del porto di Brooklyn e non ha avuto pressoché rivali per la vittoria. Dietro di lui si sono piazzate le Techeetah di Jean-Eric Vergne e Stephane Sarrazin, con un risultato esaltante per il team cinese al debutto quest’anno nella Formula E. Fuori dal podio Lucas Di Grassi, che rosicchia dodici punti importanti al grande assente Buemi, mentre grande delusione per il suo compagno di squadra Daniel Abt, che si è dovuto ritirare all’ultimo giro mentre era 3°, e per Alex Lynn, autore della pole ma fermatosi anticipatamente per un problema tecnico. Gara di rincorsa, invece, per le Renault e.Dams, che chiudono entrambe a punti dopo un inizio molto complicato sia per Prost che per Gasly.
Al via Lynn fa pattinare troppo le gomme e viene infilato alla prima curva da Daniel Abt, che prende subito il comando della gara; poco dietro Bird fa la stessa cosa con Vergne, salendo al 3° posto. Intanto nel gruppo accadono svariati contatti e ad avere la peggio sono Prost, Evans ed Engel, con questi ultimi due costretti a tornare ai box già al primo giro. Da notare anche la splendida partenza di Sarrazin, che da 11° passa a 8° nel corso di un giro. Al quinto giro Piquet finisce leggermente lungo in uscita dal tornante e D’Ambrosio non riesce ad evitarlo, danneggiando fortemente la sua Dragon e compromettendo la sua gara. Cinque tornate dopo, Bird compie l’attacco decisivo su Lynn per il 2° posto e si incolla subito al retrotreno dell’Audi di Abt, arrivando addirittura a toccarlo, senza conseguenze nonostante il forte urto tra le due monoposto. Mentre Heidfeld passa Vergne per il 4° posto, al 16° giro Bird attacca Abt e lo supera al tornante, conquistando la leadership della gara. Se una DS Virgin viaggia spedita verso la vittoria, l’altra, quella di Lynn, soffre pesantemente della poca batteria residua, col giovane inglese che perde diverse posizioni nel corso di un paio di giri, prima di rientrare ai box per il cambio vettura. Intanto, al 20° giro Vergne passa Abt e sale al 2° posto, mentre la tornata successiva inizia il valzer del cambio di monoposto, che cambierà alcune carte in tavola. Infatti, escludendo i primi tre che restano invariati, troviamo Sarrazin 4°, Rosenqvist 6° e Heidfeld che è addirittura sceso all’8° posto. Al 25° giro Lynn è costretto al ritiro per via di un problema tecnico sulla sua vettura, che rende agrodolce il sabato pomeriggio della DS Virgin, ma il peggio arriva in casa Mahindra poco dopo. Infatti al 34° giro Rosenqvist, nel tentativo di difendersi da Di Grassi, arriva lungo in frenata con seguente testacoda e impatto contro le protezioni, che gli causa la rottura dell’ala posteriore, dicendo addio alla splendida gara e alla rimonta dal 17° posto di partenza. Ma non è finita qui per il team indiano, che deve sopportare anche il ritiro di Heidfeld, che si ritrova con la ruota posteriore destra fortemente storta dopo un passaggio sul cordolo. A questo punto viene chiamata in pista la Safety Car, per permettere ai commissari di rimuovere la vettura del tedesco, con la gara che viene fatta ripartire a due soli giri dal termine. Il tempo necessario per vedere la debacle di Abt, che viene sfilato da tutto il gruppo all’ultimo giro per via di un problema tecnico sulla sua Audi, che lo lascia a piedi a poche centinaia di metri dalla fine della gara, col podio ormai in mano.
Quindi, oltre a Bird, Vergne e Sarrazin, terminano a punti anche Di Grassi, Duval, Turvey, Gasly (a punti al suo debutto in Formula E), Prost, Frijns e Carroll.
Grazie a questi risultati, Lucas Di Grassi sale a quota 137 punti in Classifica Piloti e si porta a -20 da Sebastien Buemi.