La Formula 1 non introdurrà variazioni nell’assegnazione dei punti nel prossimo mondiale. Nonostante negli ultimi mesi lo Strategy Group e le emittenti che detengono i diritti tv della F1 abbiano spinto molto in direzione del cambiamento, così da poter rendere più interessanti anche i duelli per le posizioni di rincalzo, il sistema di punteggio introdotto a partire dal 2010 rimarrà inalterato. La causa della mancata svolta in materia di punteggi è dovuta essenzialmente all’assenza dell’unanimità fra i vari team del Circus, condizione necessaria per cambiare il regolamento di assegnazione dei punti in base ai piazzamenti ottenuti in gara.
“La riforma dei punteggi è stata discussa in questi mesi – ha spiegato Charlie Whiting – Questa non è una materia riformabile solo a partire dal 2021. Nel caso in cui ci fosse l’unanimità delle squadre, le novità possono essere introdotte immediatamente, o almeno nel 2019. Ma non è stato trovato un accordo”.
La bozza di riforma discussa recentemente prevedeva l’assegnazione di punti in campionato fino al quindicesimo classificato. Il sistema sarebbe rimasto identico all’attuale per i primi cinque classificati, mentre il sesto piazzato avrebbe preso nove punti, il settimo otto e così via fino al quindicesimo, che avrebbe portato a casa un punto. Questo meccanismo non ha però soddisfatto alcuni team, fra i quali spicca la Haas. Steiner a tal proposito ha detto: “Una differenza di un punto non è sufficiente. Non ha senso che tra il quinto e il sesto ci sia un punto di differenza, e che lo stesso valga per la quattordicesima e quindicesima posizione”.